Riforma Serie A, i play-off sarebbero la principale novità. Si vuole anche ridurre il numero delle squadre partecipanti
Ieri dal Consiglio federale due idee che serpeggiano da tempo hanno trovato maggiore concretezza. Si è ancora lontani da mettere nero su bianco una riforma della Serie A ma già che se ne discute con maggiore risonanza mediatica è un buon segno. Il massimo campionato italiano guarda al futuro con un occhio al passato.
La Serie A vuole cambiare pelle e tornare com’era una volta: stop al campionato a 38 giornate con 20 squadre. Non è stato indicato quante società sarebbero iscritte ma si pensa a 18 come una volta. L’obiettivo è duplice: rendere il campionato più competitivo com’era negli anni ’90 quando scudetto, qualificazioni in Europa e salvezza si decidevano nelle ultimissime giornate di campionato. L’altro obiettivo è snellire gli impegni delle squadre che tra Coppa Italia ed Europa diventano davvero sfiancanti, con risultati poco gratificanti nelle competizioni continentali.
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Riforma Serie A, i play-off piacciono a Gravina
Ma se la riduzione del numero delle squadre partecipanti sarebbero un ritorno al passato, di nuovo ci sono i play-off. Già da qualche anno si pensa di introdurre delle gare alla fine del campionato regolare per tenere più alto l’agonismo. Ipotesi concrete al momento non ci sono, non si sa se riguarderebbe anche il titolo di Campione d’Italia come il basket o solo per i posti in Champions League ed Europa League. Con i play-off ci sarebbero ovviamente anche i play-out per la salvezza.
Così facendo si ridurranno il numero di squadre che nelle ultime giornate non avranno più nulla da chiedere al campionato perché senza obiettivi, lontani dalla zona calda delle retrocessione ma anche per un posto in Europa. Alla fine della riunione di ieri il presidente della Figc Gabriele Gravina si è detto “favorevolissimo” ai play-off.
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La sua posizione non è una novità. Ha anche ricordato che già due anni fa informalmente li aveva proposti e che ora anche la Premier League inglese sta andando questa direzione. La riforma la si vorrebbe applicare già a partire dalla stagione 2021-2022.
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