La madre di Denise Pipitone torna a parlare della scomparsa della figlia. Dopo 17 anni la bambina ancora non è stata trovata e permangono incertezze sul caso.
Piera Maggio è fiduciosa. Anche se sono passati molti anni, spera ancora di poter rivedere un giorno sua figlia. La stessa riposta nella vicenda di Olesya, la giovane russa che somigliava molto alla donna.
Leggi anche-> Indonesia, ritrovato il sottomarino: niente da fare per l’equipaggio
Alla fine però gli esami hanno escluso una qualsiasi parentela. Con le polemiche che poi sono scaturite per come si è comportata la trasmissione “Lasciali Parlare”. L’accusa del legale della donna è di aver costruito sopra un programma solo per dare visibilità agli ospiti.
Denise Pipitone, le accuse della madre
Nel corso della trasmissione Domenica In, Piera Maggio ha ripercorso la sua vicenda personale iniziata nel 2004. La scomparsa della figlia di 4 anni, con ipotesi mosse dall’avvocato Frazzitta che oggi trovano conferma grazie a due procuratori.
Il legale ha infatti dichiarato che ci sono stati alcuni servitori dello Stato che non hanno fatto il loro dovere. Dopo anni quindi, si rafforza l’ipotesi di un depistaggio nelle indagini che hanno impedito un’accelerazione nel ritrovamento delle bambina. Ostacolando anche la serenità della famiglia.
Il rapporto familiare incrinato
La stessa donna ha spiegato che il rapporto familiare non è stato più lo stesso. Specialmente con l’altro figlio, Kevin, che più volte è stato trascurato in questi anni. Ora è un uomo di 27 anni e a breve convolerà a nozze. Una piccola felicità in una vita piena di dolore.
Leggi anche-> Coprifuoco, Speranza: “Misura indispensabile, non si tocca”
Piera Maggio conclude la sua intervista con un auspicio. Non cerca vendette o tantomeno pietà, più volte non rispettata e messa da parte. Il suo desiderio è quello di ascoltare finalmente la verità. Chi sa deve parlare e farsi avanti, dopo aver più volte dichiarato il falso. Solo così potrà chiudersi un lungo e doloroso capitolo.