Nella giornata che ricorda il genocidio armeno, il presidente USA prende un’importante decisione. Dura la risposta di Ankara.
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha riconosciuto ufficialmente il genocidio armeno attraverso una dichiarazione diffusa dalla Casa Bianca. Proprio oggi si ricorda la strage, consumata tra il 1915 ed il 1916 che provocò un milione e mezzo di vittime.
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Nel suo messaggio il numero uno di Washington ha voluto spazzare via ogni tipo di polemica. Il suo infatti non è un attacco alla Turchia ma solo l’auspicio a chiudere un capitolo che spera non si verifichi ancora in futuro.
USA, arriva la risposta della Turchia
Le premesse non sono però sufficienti, viste le reazioni provenienti dal territorio turco. Il ministro degli Esteri, Mevlut Cavusoglu, risponde così all’annuncio: “Non abbiamo bisogno di prendere lezioni di storia da nessuno”.
A questi si aggiunge il capo del governo, Recep Tayyip Erdogan. Secondo quest’ultimo ci sarebbe una politicizzazione da parte di terzi del dibattito sul genocidio. La Turchia non ha mai ufficialmente riconosciuto tale termine, tanto da incriminare chiunque lo utilizzi sul suo territorio.
La reazione da parte dell’Armenia
C’è invece soddisfazione e apprezzamento per il gesto di Biden da parte di alcuni esponenti armeni. In primis l’ambasciatore in territorio americano Varuzhan Nersesyan, il quale aveva evidenziato alla CNN come “si pone fine ad un lungo periodo di negazionismo”.
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E ha aggiunto: “Finalmente viene fatto un passo avanti in difesa dei diritti umani. Chiamare le cose col loro nome è la strada giusta per non ripetere gli stessi errori”. Sulla stessa linea si pone anche il premier Nikol Pashinyan. Quest’ultimo definisce il gesto del presidente americano come un passo potente nella storia. Attualmente sono 27 i paesi che riconoscono ufficialmente il genocidio armeno. Il nostro paese lo ha fatto nel 2000 adottando un’apposita risoluzione approvata dal parlamento italiano.
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