Scoppia lo scontro tra Governo e Regioni sul tema del coprifuoco. Confermata la chiusura alle 22, non ascoltate le richieste dei governatori.
Nelle ultime ore è arrivata la conferma del coprifuoco alle 22 da parte del Governo, che chiude così lo scontro con le Regioni. Infatti, gran parte dei governatori avevano chiesto di rimuovere la chiusura o posticiparlo almeno alle 23. Richieste respinte, con l’Italia che continuerà ad adottare le massime restrizioni dopo l’orario pre-fissato. La ministra Gelmini, però ha cercato di rassicurare tutti. Infatti ai microfoni ha dichiarato di essere fiduciosa.
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Stando quindi alla ministra, con i giusti comportamenti si potrà toglierlo ma al momento non si può ancora. Tra i pochissimi ad essere d’accordo con la conferma del coprifuoco alle 22 c’è Nicola Zingaretti. Il governatore del Lazio ha infatti affermato: “Se il punto di equilibrio del governo, che prevede aperture e possibilità di cenare all’aperto, indica le 22, credo sia la scelta giusta“. Andiamo invece a vedere chi spinge per l’abolizione del coprifuoco.
Coprifuoco, scontro tra Governo e Regioni: chi vuole l’abolizione
Nelle ultime settimane abbiamo visto come il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, stia spingendo per quantomeno posticipare la chiusura alle 23. Infatti proprio De Luca ha ritenuto inutile riaprire i ristoranti, se poi la chiusura del locale deve avvenire entro le dieci di sera. Il governatore campano si era quindi affidato al ‘buon senso’ del Governo, però non è stato ascoltato dai ministri di Mario Draghi.
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Trai portavoci del coprifuoco spostato alle 23 ci ha pensato Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni. Come De Luca, Fedriga chiede di posticipare la chiusura proprio per dare aria ai ristoratori. Della stessa idea anche il Presidente delle Regioni e governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. Infatti il governatore ha chiesto maggiore flessibilità al Governo affermando: “Se ci si trasferisce tra comuni per andare a cenare il rischio è che uno alle 21 debba aver già terminato per rientrare a casa“. Di questo parere anche il governatore della Toscana, Eugenio Giani.
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