L’Italia affronta la terza ondata di Coronavirus tra le varianti e la campagna di vaccinazione: il bollettino del 19 aprile nel dettaglio.
L’Italia sta provando a ripartire, con un piano per poter permettere alle attività di riaprire già dalla prossima settimana. Da oggi, infatti, anche la Campania torna in zona arancione. Al momento, quindi, sono tre Regioni si trovano in zona rossa: Puglia, Valle d’Aosta e Sardegna. Dal 26 aprile (lunedì prossimo, ndr) si potrà rivedere anche qualche prima zona gialla. Inizialmente, il Governo aveva valutato di introdurle nuovamente solo dal mese di maggio. Nell’ultima riunione con la Cabina di Regia, però, sono emersi dati abbastanza rassicuranti che hanno portato il Consiglio dei Ministri a valutare di anticipare le riaperture di una settimana rispetto ai piani precedenti.
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Il premier Mario Draghi ed il ministro della Salute, Roberto Speranza, hanno spiegato questa scelta nel corso della conferenza tenuta venerdì pomeriggio. Stando alle loro parole, i dati sembrerebbero consentire l’introduzione in anticipo di queste misure. In particolar modo, la curva epidemiologica è stata piegata grazie alle chiusure dei mesi scorsi e l’indice RT si attesta intorno allo 0,85. “Si darà precedenza alle attività all’aperto, anche alla ristorazione sia a pranzo che a cena, e alla scuola tutta in presenza in zona gialla e arancione“, ha spiegato Draghi.
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Coronavirus, il bollettino del 19 aprile nel dettaglio
Coronavirus, bollettino di oggi:
• 8.864 contagiati
• 316 morti
• 19.669 guariti
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Le strutture ospedaliere, nelle ultime 24 ore, hanno analizzato 146.728 tamponi. Il tasso di positività cresce e si attesta al 6,0% (+0,5%). Calano i posti in terapia intensiva occupati: -67. Salgono, invece, i ricoveri: +94.
🗣️S. Brusaferro: “decrescita dell’incidenza in quasi tutte le regioni; l’età mediana alla diagnosi e al primo ricovero sta scendendo, il che vuol dire che stiamo vedendo i primi effetti nelle vaccinazioni nella popolazione più anziani che è anche la più fragile”#Covid19Italia pic.twitter.com/SGJsp8dlGV
— Istituto Superiore di Sanità (@istsupsan) April 16, 2021
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