Il primario dell’Ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, si scaglia contro il premier Mario Draghi sul tema riaperture: “Non ne ha azzeccata una”.
Lo scorso venerdì l’Italia ha annunciato le prime riaperture, con il paese pronto a far ripartire l’economia, ma le scelte di Draghi hanno trovato il disappunto di Massimo Galli. L’infettivologo dell’Ospedale Sacco di Milano ha criticato ampiamente le scelte del Presidente del Consiglio. Infatti stando a Galli, il premier non ne ha indovinata una sulla gestione del Covid-19 e le riaperture fissate a breve potrebbero portare ad una nuova ondata di casi.
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Per Galli, al momento, in Italia ci saranno almeno un milione di infezioni attive, visto che i tamponi non tracciano completamente la diffusione del virus. Ma non solo, il primario del Sacco ha affermato che il ‘libera tutti’ potrebbe essere un segnale sbagliato, che l’Italia ancora non può permettersi. Infatti Galli chiede almeno una maggiore copertura sulle vaccinazioni degli Over 70, altrimenti i contagi saranno destinati a salire. Andiamo quindi a vedere l’analisi del primario sulle riaperture italiane.
Durante le sue ultime uscite mediatiche, Massimo Galli ha espresso tutto il suo disappunto per le scelte del Governo. Infatti l’Italia sembrerebbe indietro anche con i vaccini, con l’accelerata promessa da Figliuolo che ancora deve essere vedere un sensibile aumento di somministrazioni. Infatti Galli ha fatto il confronto con altri paesi, affermando: “La Francia, che con le vaccinazioni è messa più o meno come noi, le scuole le ha chiuse. Nel Regno Unito hanno fatto un lockdown duro e stanno riaprendo solo ora. A me piacerebbe tantissimo far parte della schiera che pensa l’Italia sia messa benissimo, ma purtroppo non è così“.
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Inoltre il primario dell’Ospedale Sacco di Milano non si aspettava di essere in profondo disaccordo con tutta la strategia adottata dall’Italia. Infatti il paese ha sbagliato anche sul caso AstraZeneca secondo Galli, con l’infettologo che riprende le parole del comico Maurizio Crozza ed afferma: “E’ più facile essere colpiti da un fulmine che da una trombosi dopo il vaccino“. Così Galli decide di opporsi alle posizioni del Governo, non approvando alcuna scelta fatta dai Ministri nell’ultimo periodo.
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