Moneta 1 centesimo dal valore di oltre 100 mila euro: come riconoscerla

La moneta 1 centesimo viene poco considerata e non sarà più coniata, ma ce n’è una che vale oltre 100 mila euro. Come riconoscere la moneta rara.

Le monete da 1 e 2 centesimi non vengono più coniate già da qualche anno. Una decisione della Zecca di Stato rivolta ad ammortizzare le spese: il costo di produzione di queste monete superava il loro valore. In più, queste monetine non vengono neanche accettate ad esempio dalle macchinette automatiche del caffè che si possono trovare in ufficio o in altri luoghi comuni. Per molti, insomma, le monete da 1 e 2 centesimi sono soltanto un fastidio nel portafogli. Le tanto bistrattate monetine, però, potrebbero fruttare un grosso guadagno a chi le possiede. Sia chiaro: non tutte hanno un valore che supera quello nominale, ma soltanto le monete rare. Errori di conio come bordi troppo spessi oppure l’illustrazione sbagliata sono quelli più frequenti per questo tipo di monete. Ma la moneta rara da 1 centesimo che vale di più è un’altra.

Moneta 1 centesimo che vale più di 100 mila euro: come riconoscerla

Una moneta da 1 centesimo può arrivare a fruttare fino a 130 mila euro, sembra incredibile ma è davvero così. La moneta rarissima è stata messa in vendita su ebay dall’utente yubad-75 che presenta così la sua inserzione: “rarissimo esemplare introvabile, coniatura su metallo 10 centesimi”. Come si vede in foto, quindi, questa moneta da 1 centesimo è stata coniata sul metallo solitamente riservato a quelle da 10 e 20 centesimi.

Un errore di conio che dalla descrizione dell’oggetto sembra essere stato commesso in Germania: sul retro della moneta è presente infatti il ramoscello di quercia tipico della Zecca tedesca. Un prezzo altissimo da pagare, ma che attira tantissimi curiosi e interessati alla moneta rara. Secondo quanto riferito direttamente da ebay, l’inserzione del venditore ottiene 60 visualizzazioni ogni ora: quindi una visualizzazione al minuto. 124 utenti hanno selezionato l’opzione “osserva l’oggetto” per tenerlo d’occhio, magari in vista dell’avanzare una proposta al venditore ad un prezzo più conveniente.