Napoletani scomparsi in Messico, colpo di scena prima della sentenza: scappa in auto con il marito. Emesso mandato di cattura
Incredibile colpo di scena in una vicenda che già di per sé è lunga e complicata: Linda Guadalupe Arroyo, una dei tre agenti di polizia imputata con i colleghi Salomon Adrian Ramos Silva ed Emilio Martines Garcia per la scomparsa degli italiani Antonio Russo e Vincenzo Cimmino, è fuggita durante una pausa del processo.
Come gli altri due imputati la donna era in libertà condizionata. Erano le ore 4.30 quando è stata concessa una pausa di tre ore e con il marito, a bordo di un’auto, è fuggita facendo perdere le sue tracce.
Alla ripresa erano previste le discussioni degli avvocati prima della sentenza ma il processo è stato sospeso quando il giudice ha costatato l’assenza della donna. Per lei ha emesso un ordine di cattura.
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Napoletani scomparsi in Messico, una vicenda lunga tre anni
“Sparizione forzata” è il reato contestato. Gli italiani scomparsi sono tre: c’è anche Raffaele Russo ma la sua sparizione è antecedente ai due di qualche ora – avvenuta nel gennaio 2018 – e il processo che è diventato la sceneggiatura di un film con la fuga, riguarda la scomparsa degli altri due e dunque indirettamente quella di Russo.
Secondo Claudio Faletti, l’avvocato delle famiglie, questo episodio “non depone a favore della difesa e non fa che rinforzare un coinvolgimento nei fatti che tutti gli imputati“, scrive l’Ansa.
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Faletti afferma che in Messico la vicenda è vissuta come un evento unico, “un processo storico” e tra gli addetti ai lavori non si parla d’altro. Tra Pm e avvocati sono impiegate molte persone. Le accuse verso di tre agenti sono di aver ‘venduto’ gli italiani ai narcotrafficanti.
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