Il Consiglio dei Ministri, riunitosi in queste ore, ha approvato il Decreto Covid che entrerà in vigore dal 7 aprile: dettagli e novità.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto che entrerà in vigore dal prossimo 7 aprile ed ha come scadenza l’ultimo giorno dello stesso mese, il 30. Un lasso di tempo non troppo lungo nel quale, però, l’Italia non vedrà allentate le misure di contenimento. A causa dell’elevato numero di contagi che si registra ancora (oggi il bollettino riportava 23.904 casi, ndr) non si potrà procedere con eventuali riaperture.
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Nel decreto è previsto che non ci sia passaggio in zona gialla per nessuna regione, almeno fino al termine del prossimo mese. Possibile, però, che in caso di dati particolarmente positivi e favorevoli ci sia qualche deroga. Si tratta di una misura che ha diviso la maggioranza: in particolar modo la Lega è pronta ad attaccare il ministro della Salute, Roberto Speranza.
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Decreto Covid, arriva il via libera del Consiglio dei Ministri: i dettagli
OBBLIGO DI VACCINAZIONE – La somministrazione del farmaco sarà un requisito necessario per il personale sanitario ed i farmacisti per poter svolgere la professione. Saranno obbligati “gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, farmacie, parafarmacie e studi professionali”.
SOSPENSIONE DEI SANITARI NO VAX – Nel decreto è specificato che durerà al massimo fino al 31 dicembre del 2021. In caso di ripensamento, ovviamente, la sanzione cadrà una volta sottoposti a vaccinazione.
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SCUDO PENALE PER CHI SOMMINISTRA IL VACCINO – Per coloro che sono addetti alla somministrazione si escludono le accuse di omicidio colposo e lesioni personali colpose. Stando a quanto riporta l’ANSA, “la punibilità è esclusa quando l’uso del vaccino è conforme alle indicazioni contenute nel provvedimento di autorizzazione all’immissione in commercio emesso dalle competenti autorità e alle circolari pubblicate sul sito istituzionale del Ministero della salute relative alle attività di vaccinazione”.
Una decisione giusta e attesa da anni: il Consiglio dei ministri approva un decreto legge che stabilisce che l’approdo definitivo delle Grandi Navi a #Venezia dovrà essere progettato e realizzato fuori dalla laguna, come chiesto dall’@UNESCO. pic.twitter.com/Gdv5PYZLKW
— Dario Franceschini (@dariofrance) March 31, 2021
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