Covid Sicilia, invio di dati falsi a Roma per ridimensionare la gravità della situazione epidemiologica. Indagano i Nas dei carabinieri
Con l’accusa di falso materiale e ideologico questa mattina i carabinieri dei Nas di Palermo e del Comando Provinciale di Trapani hanno dato esecuzione di un’ordinanza di arresti domiciliari della Procura di Trapani nei confronti di tre persone.
Sono appartenenti al Dasoe, Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico e dell’Assessorato della Salute della Regione Siciliana. Gli indagati sono sette tra cui l’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza al quale gli sono anche stati sequestrati dei telefoni.
Dalle prime indiscrezioni, emerse dopo alcune intercettazioni che hanno avuto Razza come protagonista, i dati sarebbero stati sottostimati per non far entrare la regione in zona rossa. Gli indagati sono la dirigente del Dasoe Maria Letizia Di Liberti, dipendente dell’assessorato regionale all’Industria Salvatore Cusimano ed Emilio Madonia che lavora con una ditta deputata a collaborare con la struttura per il flusso dei dati. C’è anche il nome del vicecapo di gabinetto dell’assessore Razza, Ferdinando Croce e il direttore del Servizio 4 del Dasoe Mario Palermo.
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All’assessore è stato notificato un invito a comparire e secondo quanto comunicato dagli investigatori su di lui non c’è un “compendio investigativo grave, è emerso il parziale coinvolgimento nelle attività delittuose del Dasoe”.
“C’è stata una gravissima sottovalutazione”, dice Razza in un’intercettazione telefonica con Maria Letizia Di Liberti avvenuta a novembre scorso quando alla regione fu assegnata la zona arancione.
Razza alla Di Liberti, alla domanda di questa se il dato dei decessi dovessero essere lasciato, l’assessore rispose “Spalmiamoli un poco“, così da non far emergere un dato di morti più grandi in un periodo più breve.
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“Noi le zone rosse le abbiamo anticipate, non nascoste. Bisogna avere rispetto per la magistratura”, ha detto il governatore della Sicilia Nello Musumeci a Omnibus su La7. Ha aggiunto che fino alla settimana scorsa erano stati loro a chiedere a Roma la zona rossa.
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