Vaccino Sputnik in Campania, silenzio assoluto sui numeri e i dettagli del contratto: la Russia ha imposto una clausola di riservatezza.
“Il nostro programma prevede l’immunizzazione di tutta la Regione Campania entro questo autunno. Dobbiamo arrivare a fare uno sforzo per poter vaccinare 60mila persone al giorno, ma ce la possiamo fare. La condizione è che arrivino i vaccini”, ha fatto sapere nel corso della visita di ieri al centro di emodialisi di Camposano, in provincia di Napoli, il presidente della Regione Campania.
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Vincenzo De Luca, inoltre ha chiarito alcuni punto in merito al vaccino Sputnik. “Abbiamo anche stipulato un contratto con l’azienda produttrice di Sputnik. Voglio chiarire che l’utilizzo di questo vaccino ed il contratto è subordinato all’approvazione del farmaco da parte delle agenzie di controllo“. L’augurio del presidente della Campania è che “l’Aifa verifichi i vaccini in tempi rapidi e non nell’arco di mesi. Siamo in guerra, non in tempi di ordinaria amministrazione”.
Spunta, però, una clausola di segretezza nel contratto con l’azienda produttrice del vaccino Sputnik.
Vaccino Sputnik in Campania: clausola di riservatezza nel contratto
Stando a quanto riferisce l’edizione odierna de Il Mattino, il numero di dosi da acquistare, il prezzo e le modalità di distribuzione sembrano essere, al momento, top secret. Nell’accordo tra la Soresa, la centrale degli acquisti della Regione, e la casa produttrice del vaccino Sputnik, la Rdif (Russian direct investment fund, ndr), esiste una clausola di riservatezza.
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Secondo il quotidiano, pare che questa condizione sia stata voluta dai russi. Da Palazzo Santa Lucia, sede operativa della Regione Campania, spiegano che si tratta di una richiesta fatta anche agli altri Stati che utilizzano il vaccino in questione.
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