Galliani, il suo drammatico racconto dopo aver superato il Covid

Adriano Galliani, attuale AD del Monza, si racconta in un’intervista alla stampa. Dove spiega sapientemente cosa ha attraversato durante il ricovero per il Covid.

Galliani
Galliani è guarito dal Covid (Getty Images)

Adriano Galliani può ora sorridere, anche se le scorse settimane sono state molto intense e difficili. L’ex parlamentare ed attuale amministratore delegato del Monza ha affrontato infatti un duro ricovero in ospedale a causa di un’infezione da Covid-19.

Leggi anche-> Calciomercato Milan, rinforzo a parametro zero in arrivo dal Napoli

In un’intervista al Corriere della Sera, il dirigente li definisce come i dieci giorni più lunghi della sua vita. Tanto che, anche dopo la fine della degenza, i segni fisici e soprattutto mentali sono ancora tangibili nella mente dello stesso.

Galliani ed il ricovero in ospedale

Il suo arrivo in ospedale dopo che le sue condizioni eran peggiorate. Da lì una degenza di due settimane al San Raffaele di Milano, dove è finito nel reparto di terapia intensiva. Davanti a sé, racconta, aveva solo il muro visto che la sala era priva di finestre e piena di letti.

Galliani non nasconde il timore di aver pensato di non farcela. Aggravata anche dalla claustrofobia, che in un ambiente chiuso ha avuto notevoli ripercussioni. Figuriamoci non vedere la luce per più di dieci giorni, dove sicuramente sono stati tanti i pensieri e le preoccupazioni.

Tanti i messaggi di solidarietà

Galliani
Il dirigente ha raccontato il ricovero in un’intervista (Getty Images)

Galliani riungrazia poi lo staff medico, che ha vigilato sulla sua salute nelle ultime ore. A tal proposito ricorda come l’esperienza in ospedale lo abbia portato a rivedere le sue piorità. Come ad esempio il calcio, che ha seguito tramite il cellulare ma senza guardare le partite.

Tanti i messaggi di vicinanza. Da Berlusconi, del quale rimane un braccio destro nel mondo del pallone, a Casini anch’esso positivo e poi guarito dal coronavirus. Con ques’ultimo ha strappato l’impegno di recarsi a pregare al Santuario della Madonna di San Luca appena ci saranno le possibilità.

Gestione cookie