Israele-Danimarca, ieri a Tel Aviv ingresso consentito con le mascherine a chi ha esibito il passaporto vaccinale
Ieri a Tel Aviv le nazionali di Israele e Danimarca di sono affrontate per le qualificazioni ai mondiali di calcio che si svolgeranno in Qatar nel 2022. Gli scandinavi hanno vinto per 0-2 ma il risultato è quasi passato in secondo piano. L’attenzione dal terreno di gioco si è spostata sugli spalti.
Dopo circa un anno il vero evento è stato rivedere il pubblico. Le persone allo stadio sono state 5 mila e le immagini hanno fatto il giro del mondo come se si trattasse della finale del mondiale.
Tutto questo è stato possibile grazie alla campagna vaccinale che nel paese mediorientale va avanti a gonfie vele. Metà della popolazione ad oggi ha ricevuto entrambe le dosi. L’ingresso allo stadio Bloomfield è stato possibile con il passaporto vaccinale. I tifosi hanno infatti mostrato il documento che attesta l’avvenuta vaccinazione.
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Israele va verso il ritorno alla normalità
Festa grande per i tifosi sugli spalti nonostante la sconfitta. Per qualche ora hanno rivissuto momenti semplici e abituali che ormai con la pandemia sono diventati straordinari. Ieri in campo anche due danesi conosciuti al calcio italiano, l’interista Eriksen e il milanista Kjaer.
Il primo ha infatti messo in risalto come il clima sia stato diverso: “Dà uno stato d’animo diverso“, ha detto, affermando che ne aveva parlato con i compagni di squadra prima della gara. Ciò è indice di come un aspetto normale come la presenza del pubblico sia tenuto molto in considerazione anche dai calciatori professionisti.
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Nel mondo la campagna vaccinale di Israele è considerata un modello da seguire. È cominciata a dicembre e ormai nel paese sono pochi i contagiati ed è bassissima la pressione sugli ospedali. Non solo gli stadi ma anche molte altre attività sono aperte con tanto di clienti ai tavoli come ai bar.
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