Il Premier italiano Draghi ribatte duramente al cancelliere austriaco Kurz sul tema del vaccino Pfizer: “Non avrà una dose in più”.
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha partecipato ieri alla videoconferenza dei membri del Consiglio Europeo e all’Eurosummit. Il primo tema all’ordine del giorno è stata la risposta alla pandemia Covid, come rende noto anche Palazzo Chigi. In serata, avviata la sessione straordinaria sulla cooperazione Unione Europea-USA, con la partecipazione del Presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden.
#EUCO il Presidente Draghi partecipa alla prima sessione di lavoro della Videoconferenza dei membri del Consiglio europeo. In #agenda la risposta alla pandemia di #COVID19, le relazioni con la Russia e la situazione nel Mediterraneo orientale-Turchia https://t.co/VrytCYkfRm
— Palazzo_Chigi (@Palazzo_Chigi) March 25, 2021
Nel corso della discussione, il Consiglio Europeo ha affrontato la distribuzione delle dosi del vaccino anti Covid Pfizer che arriveranno in più nel secondo trimestre. Il Premier italiano ha risposto con toni durissimi al cancelliere austriaco Sebastian Kurz, che chiedeva un cambiamento nella distribuzione delle dosi ai vari Paesi dell’Unione.
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Europa, Draghi allo scontro con Kurz: cosa è successo
Alla richiesta del cancelliere Kurz, Draghi è stato il primo a ribattere. Il primo ministro italiano – apprende Adnkronos da una fonte diplomatica europea – ha affermato che Kurz sta indebolendo l’Europa dall’interno, nel momento in cui c’è più bisogno di stare uniti. Il cancelliere “non otterrà una sola dose in più” di quelle che spettano all’Austria secondo il criterio di distribuzione già adottato dall’Unione Europea fino a questo momento.
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Draghi in Europa gode di un prestigio e di una posizione di primo piano, soprattutto in virtù del suo passato alla guida della BCE. Dal suo arrivo a Palazzo Chigi la posizione dell’Italia si è notevolmente rafforzata nei tavoli di discussione europei. Il cancelliere dell’Austria Kurz ha assunto da settimane un atteggiamento fortemente critico nei confronti dell’Unione e del criterio pro quota di distribuzione dei vaccini anti Covid. L’Austria, come altri Paesi europei, ha puntato maggiormente su AstraZeneca in sede di acquisto dei vaccini e adesso si trova a fronteggiare una forte riduzione delle consegne. Recentemente ha annunciato un accordo con Israele per la produzione di vaccini, bypassando così l’UE.
Wir haben uns intensiv dafür eingesetzt, dass sich die Kluft innerhalb der #EU bei der Durchimpfung der Bevölkerung nicht weiter vergrößert. Durch die 10 Millionen zusätzlichen Impfdosen soll eine gerechtere Auslieferung der Impfstoffe in der EU im 2. Quartal erreicht werden.
— Sebastian Kurz (@sebastiankurz) March 25, 2021
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