Processo Crescent, per De Luca chiesta condanna di un anno e mezzo

Processo Crescent, la Procura di Salerno ha avanzato le richieste per il processo di appello che vede imputato l’allora sindaco

Un anno e mezzo di reclusione per il governatore della Campania Vincenzo De Luca più altre condanne per cinque persone. Sono queste le richieste della Procura della Repubblica di Salerno nel processo di secondo grado Crescent, l’opera a mezzaluna realizzata sul lungomare della città, all’altezza di piazza della Libertà, quando De Luca era il primo cittadino.

Le altre richieste dell’accusa, pari a un anno e due mesi,  riguardano l’allora direttore del settore Opere Pubbliche del Comune Lorenzo Criscuolo, l’ex dirigente Trasformazioni edilizie Matteo Basile, il funzionario della Sovrintendenza Giovanni Villari e l’ex sovrintendente ai Beni Archeologici Annamaria Affanni.

Più pesanti invece le richieste per gli imprenditori Eugenio Rainone e Rocco Chechile, un anno e quattro mesi. Secondo i procuratori Rocco Alfano e Guglielmo Valenti, De Luca è accusato di due violazioni in materia urbanistica. In primo grado era stato assolto e nel processo d’Appello c’è la prescrizione.

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Processo Crescent, il 6 aprile la prossima udienza

La Procura della Repubblica ha anche chiesto il sequestro e la confisca del bene con destinazione al patrimonio del Comune. L’opera fu realizzata dal gruppo dell’imprenditore Rainone e fin da subito ci furono le proteste di varie organizzazioni di cittadini come Italia Nostra e No Crescent. Proprio loro saranno sentiti il 6 aprile, data della prossima udienza, prima che la parola passi alla difesa.

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Nel processo di primo grado durò quattro anni, dal 2014 al 2018 con ben 57 udienze tutti gli imputati furono assolti. Il progetto prese forma con le delibere del 2007 e la prima pietra fu posta nel 2011. L’opera fu firmata dall’architetto spagnolo Ricardo Bofill, lunga 300 metri e alta 30. All’interno case di lusso, locali commerciali, uffici e box auto.