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Politica

Vaccini, pugno duro dell’Ue: vuole sequestrare le dosi non consegnate

L’Ue è pronta a mostrare i muscoli sul tema del ritardo suldei vaccini. Pronto il sequestro di tutte le dosi non consegnate dalle case farmaceutiche.

Le presidente della Commissione Europea, Ursula von Der Leyen (Getty Images)

Alza la voce l’Ue sul tema vaccini. Infatti la presidentessa della Commissione Europea, Ursula von De Leyen, ha deciso di sequestrare tutte le dosi di vaccino non consegnate dalle case farmaceutiche. A confermare le parole della von Der Leyen ci ha pensato il vicepresidente, Frans Timmermans, che ha affermato che se ce ne sarà bisogno si proseguirà con il pugno duro. Parole che confermano la volontà dell’Unione Europea di voler vaccinare il 70% della popolazione entro l’estate.

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Un obiettivo ambizioso, che potrà essere eseguito solamente con la giusta collaborazione delle case farmaceutiche. Una delle priorità dei cittadini europei è proprio quella di ricevere i vaccini nei tempi giusti. Infatti l’Ue è pronto ad attivare l’articolo 122 del Trattato, che permette all’Unione di sequestrare tutte le dosi di immunizzante non arrivate entro la data prestabilita. Ancora Timmermans ha ribadito: “Chi produce vaccini deve anche esportarli, non solo prendersi i nostri“.

Vaccini Ue, Draghi e Merkel pronti a proseguire in autonomia: importanti novità

Il premier Mario Draghi e la cancelliera Angela Merkel (via Getty Images)

Nonostante gli sforzi dell’Unione Europea, ci sono già i primi paesi pronti a staccarsi dal treno dell’Ue. Tra questi troviamo l’Italia e la Germania, pronti ad anticipare la deicisione dell’Ema sul vaccino russo Sputnik V. Infatti il siero proveniente dalla Russia è sottoposto alla revisione dell’ente del farmaco Europeo, ma l’approvazione dovrebbe arrivare solamente a fine Giugno. In merito Angela Merkel ha afferamto di poter ricorrere alla via tedesca, facendo approvare il farmaco dall’ente regolatore nazionale.

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Posizione molto simile a quella di Mario Draghi, con il Presidente del Consiglio pronto a vaccinare l’80% della popolazione italiana entro luglio. Il premier si è detto pronto ad agire indipendentemente dalle decisioni dell’Ue. Draghi ha detto di essere in costante contatto con Ursula Von Der Leyen e che il coordinamento europeo è importante. Allo stesso tempo, però, per il premier bisogna essere pratici e quindi sarà pronto a far decidere all’Aifa l’approvazione del farmaco.

Loris Porciello

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