L’ex attaccante del Milan, Marco Van Basten, delle accuse terribili. Per il Cigno di Utrecht avrebbero rubato uno scudetto durante l’esperienza rossonera.
Marco Van Basten spiazza tutti e da Barcellona lancia pesantissime accuse nei confronti del Napoli. Infatti per il “Cigno di Utrecht“, la compagine partenopea rubò lo scudetto del 1990. Dichiarazioni che lasciano tutti a bocca aperta, con il campione olandese che ricorda come quel campionato si decise negli uffici. Inoltre stando all’ex centravanti orange, la decisione di far vincere il campionato al Napoli era correlato alle nuove regole della Uefa.
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L’ex calciatore ha infatti affermato: “Hanno fatto tutto il possibile per darlo al Napoli. Le nuove regole permettevano di partecipare alla Coppa dei Campioni sia ai vincitori dell’anno prima, sia ai vincitori del campionato. Noi avevamo vinto la Coppa dei Campioni e fecero di tutto per non farci vincere il campionato e mandare due squadre italiane nella massima competizione europea“. Successivamente l’ex attaccante di Milan, Ajax e Nazionale olandese ha ricordato tutti i torti arbitrali contro Milan, Inter e Verona. Van Basten poi non ha mai dimenticato la partita della monetina, vinta a tavolino dal Napoli contro l’Atalanta.
Marco Van Basten ha poi ripercorso quella che è stata la sua esperienza in Italia, etichettando Arrigo Sacchi come un ossessionato della tattica. L’olandese ha raccontato che durante il sonno, il mister urlava nozioni di tattica, ricordando come Sacchi pensasse al calcio 24 ore su 24. Poi si è soffermato su Cruyff (un padre sportivo per il calciatore), Rijkaard (pedina fondamentale del Sacchi di Milan e Koeman, che per l’olandese sta facendo bene al Barcellona.
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Infine Marco Van Basten ha riservato parole al miele per il compianto Diego Armando Maradona. Il bomber olandese lo ha definito un giocatore meraviglioso, mentre come persona l’ha conosciuto solamente una volta finita la carriera da calciatore. L’olandese ha concluso la sua intervista affermando: “Sembrava una grande persona, molto preoccupata per il benessere dei giocatori. Paragone con Messi? Leo è più costante ma lui era più leader“. Insomma l’ex numero 9 ha spaziato su tutta la sua vita calcistica durante l’intervista al quotidiano spagnolo As, in occasione della presentazione del suo libro.
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