A Roma un nonno uccide il nipote mentre pulisce la pistola. L’omicidio colposo lo porterà a scontare tre anni e quattro mesi di reclusione.
Un incidente che costa caro a Giandomenico Tozzi, un settantasettenne ex cancelliere, ritenuto responsabile di omicidio colposo. Infatti il nonno uccide per sbaglio il proprio nipote, mentre è in procinto di pulire la sua pistola. L’omicidio, infatti, ha guidato ad una condanna a tre anni e quattro mesi, dopo che il colpo di pistola partito casualmente ha traforato la testa del piccolo bambino. A prendere la decisione ci ha pensato il giudice durante la giornata di ieri.
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Il processo è avvenuto con rito abbreviato, con il 77enne che ha così scontato un terzo della pena prevista per l’omicidio. Secondo il pubblico ministero, l’errore dell’anziano è stato grave. In aulo si è presentato anche il figlio dell’anziano, padre del bambino che ha perso la vita. Infatti l’uomo avrebbe anche depositato una lettera, firmata anche dalla moglie, ed in cui avrebbe perdonato il 77enne. Andiamo quindi a ripercorrere l’omicidio.
Nonno uccide nipote: la ricostruzione delle forze dell’ordine
I fatti di Roma risalgono allo scorso 13 agosto quando il piccolo Massimo, insieme al padre Valerio, era andato a trovare l’anziano nonno nella sua abitazione di via Val Sillaro, in zona Conca d’Oro a Roma. Proprio il nonno, ex cancelliere, stava pulendo le armi che deteneva regolarmente, mentre il nipotino incuriosito lo osservava. All’improvviso da una delle armi è partito il colpo, che ha ferito gravemente il piccolo.
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Al momento dello sparo, il padre del bambino era in un’altra stanza ed è subito andato in soccorso del piccoli, a terra in una pozza di sangue. Nonostante i tentativi del padre e dei soccorsi, ogni tentativo di portarlo in salvo è stato vano. Il piccolo Massimo ha perso la vita poco dopo essere arrivato al Policlicnico Umberto I in codice rosso. I medici, infatti, lo avevano sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, ma poco dopo hanno dichiarato la morte cerebrale.