Cashback, il Sottosegretario all’Economia Claudio Durigon lancia l’idea al Messaggero: i motivi dell’eventuale stop
Che il governo guidato da Mario Draghi non fosse molto favorevole del piano cashback del precedente esecutivo, è stato chiaro fin dai primi giorni dalla sua nascita. Ora la proposta di fermare il programma realizzato per incentivare l’uso dei pagamenti elettronici è arrivata dal sottosegretario all’Economia Claudio Durigon.
Il piano era partito in via sperimentale l’8 dicembre 2020 e dal 1 gennaio è entrato ufficialmente in vigore. Potrebbe quindi avere solo sei mesi di vita perché l’idea di Durigon è di chiudere a luglio. Si tratta solo di un’ipotesi e al momento nulla è certo.
Il motivo sarebbe dirottare quei fondi al Decreto Sostegni, facendo aumentare la cassa dove attingere per aiutare le categorie in difficoltà. Secondo quanto detto dal Sottosegretario al Messaggero, i soldi risparmiati sarebbero 2,5-3 miliardi di euro.
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Cashback, il piano utilizzato oggi da 8 milioni di italiani
I fondi del cashback sono già stanziati e servono per rimborsare i cittadini delle spese effettuati con pagamenti non in contanti. Si tratterebbe quindi solo di spostare i soldi sul Decreto Sostegni che sarà in discussione in settimana al Consiglio dei Ministri e che dovrebbe ammontare a 32 miliardi di euro.
Tra le motivazioni che spingerebbero a fermare il piano c’è la convinzione che questi soldi dovrebbero essere utilizzati come sostegno non in quanto rimborsi ma aiutando con maggiori cifre le categorie penalizzate dalla pandemia. A rafforzare questa idea anche i casi di furbetti del cashback che con mini operazioni di pochi euro – del tutto legali – provano ad ottenere il mega rimborso di 1.500 euro.
Il caskback di Stato prevede il rimborso del 10%, fino a un massimo di 300 euro all’anno per 50 operazioni, per i pagamenti effettuati con carte di credito, prepagate o app. Non valgono gli acquisti online. Secondo il sito ufficiale dell’app Io sono otto milioni i cittadini che hanno aderito. Le transazioni hanno superato i 318 milioni di euro.
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Ogni sei mesi è previsto il super cashback da 1500 euro, assegnato ai primi 100mila cittadini che hanno pagato più volte elettronicamente. Non c’è però un minimo di spesa e così molti “furbetti” stanno provando a ottenere il rimborso facendo tante operazioni per pochi euro.
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