Vaccini, l’Ue rassicura tutti: “Pfizer produce più del previsto”

Arrivano parole di sollievo da parte dell’Ue sul tema vaccini. Infatti stando al commissario Breton, la Pfizer sta producendo più del previsto.

Torna a parlare sul tema vaccini il commissario dell’Ue, Thierry Breton. Parole incoraggianti che lanciano segnali di speranza per il futuro, infatti, l’Unione Europea punta ad immunizzare tutta la popolazione entro la fine dell’estate, nonostante i ritardi delle case farmaceutiche. Un attacco è chiaro, però, quello contro i ritardi di AstraZeneca, che ha annunciato nuovi tagli definiti dall’Ue come “inaccettabili, o quantomeno incomprensibili“.

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Thierry Breton ha poi rafforzato il suo attacco contro la casa farmaceutica anglo-svedese affermando: “Quando si firma un contratto che va ben oltre la dimensione commerciale, vista l’importanza dei prodotti. Se ci sono delle incongruenze sta a me denunciarle. Il consiglio di amministrazione dovrà prendere le misure del caso“. Inoltre sempre il commissario afferma che ad oggi sono state distribuite 67 milioni di dosi, ma nelle prossime tre settimane ne avremo più di 100 milioni, per un tasso senza precedenti.

Vaccini, parla il commissario Breton (Ue): “Si studia per un passaporto vaccinale”

Thierry Breton ha poi auspicato la possibilità di introdurre un passaporto vaccinale. Il documento, chiamato “certificato verde digitale“, servirà per far tornare a viaggiare i cittadini europei. Stando al commissario sarà disponibile prima di giugno, sarà gratuito e disponibile in ogni lingua. Inoltre per Breton il documento sarà sicuro, protetto e valido in tutti i paesi dell’Ue. Il passaporto vaccinale dovrà contenere poche informazioni ma necessarie, come: vaccinazione, cura o test negativo. Sarà in formato elettronico o cartaceo.

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Infine il commissario dell’Unione Europea si è esposto anche sulla nomina di Mario Draghi come Presidente del Consiglio nel governo tecnico italiano, definendolo una buona scelta. Mentre invece sul suo incontro con il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, Breton l’ha definito costruttivo, ironizzando ed affermando: “Sa di cosa parla, quello che posso dirvi che non è Marine Le Pen, ha familiarità con gli argomenti“.