Cresce la psicosi per il vaccino AstraZeneca, con quasi 300 professori che disertano. Proseguono a buon ritmo le vaccinazioni per vigili e poliziotti.
Non si arresta a Napoli la psicosi contro il vaccino AstraZeneca, con quasi 300 professori che hanno deciso di disertare le vaccinazioni. Dubbi, incertezze e paure stanno accompagnando le vaccinazioni in Campania, dopo le notizie degli ultimi giorni. Alcuni dei convocati si sono addirittura recati all’esterno degli hub per vaccinarsi, per poi fare marcia indietro e tornare a casa. Fortuntamente però non c’è solamente la paura degli insegnanti partenopei.
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Infatti tra le forze dell’ordine è prevalso il senso etico. La gran parte di poliziotti e vigili hanno giustamente considerato il vaccino come un “dovere morale“. In molti infatti hanno ricordato che non avrebbe senso chiudere le scuole, bloccare le attività commerciali e andare in lockdown senza un’adesione in massa alla campagna vaccinale. Andiamo però a vedere cosa pensano gli insegnanti scolastici che hanno rallentato le vaccinazioni.
AstraZeneca, disertano i professori convocati: crescono dubbi e preoccupazioni
Come abbiamo anticipato la preoccupazione cresce soprattutto tra i professori napoletani. Stando all’ultimo report, su 600 persone convocate, solamente 292 docenti hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca, mentre 39 hanno ricevuto la dose di Pfizer/BionTech. In molti invece sono stati assaliti dalla preoccupazione per aver ricevuto il siero dal lotto ritirato. Inoltre come riportano tanti docenti, anche le chat di WhatsApp sono inondate da fake news.
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Altri professori, invece, riportano come ci sia la sensazione di fare da cavia. Invece la comandante dell’unità operativa Chiaia, Posillipo, San Ferdinando della Polizia Municipale di Napoli, Sabina Pagnano, punta il dito contro gli uomini dello Stato, affermando che questi non hanno avuto il cuore leggero urante la vaccinazione perché, emotivamente, la vicenda di AstraZeneca ha messo un po’ di ansia a tutti. Così la vaccinazione prosegue anche se a rilento, con la maggior parte dei disertatori che cerca chiarezza dalle istituzioni.
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