Spuntano novità sulla cassa integrazione, con l’Inps che ha chiarito come ottenerla, ma soprattutto quale sarà la sua scadenza: ecco tutti i dettagli.
Nelle ultime ore l’Inps ha chiarito tutte le novità della Cassa Integrazione e cosa avviene con il differimento dei termini decadenziali, ossia quelli che riguardano l’emergenza Covid-19. Infatti,grazie al decreto Milleproroghe, verrà anche prolungata la data di scadenza per l’invio delle domande e per l’invio dei dati per il corretto pagamento degli ammortizzatori sociali. La misura è stata approvata anche dal nuovo premier Mario Draghi, proprio per far fronte alla crisi economica scaturita dalla pandemia.
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Rientrano quindi nel differimento al 31 marzo 2021 tutte le domande, i cui termini sarebbero dovuti scadere il 31 dicembre 2020 di cassa integrazione ordinaria, cassa integrazione in deroga e cassa integrazione speciale per gli operai agricoli, di assegno ordinario, dei Fondi di solidarietà bilaterali e del Fondo di integrazione salariale. Con le nuove scadenze, rientreranno a far parte anche tutte le domande di cassa integrazione che hanno novembre 2020. Non cambiano, invece, tutti i requisiti per poter usufruire dell’ammortizzatore sociale.
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Un’altra novità riguarda anche la trasmissione dei dati necessari per il pagamento diretto, con scadenza al 31 dicembre 2020. Infatti, in questa circostanza, la legge prevede che il datore di lavoro invii all’Inps tutti i dati necessari entro la fine del mese successivo. Quindi la domanda dovrà essere fatta entro entro 30 giorni dalla notifica della Pec che contiene l’autorizzazione.
Mentre invece il differimento del 31 marzo 2021 riguarda a trasmissione dei dati riferiti alla riduzione o alla sospensione dell’attività lavorativa. Questa, avvenuta con i modelli SR41 e SR43 semplificati, se già inviati oltre la precedenza scadenza, ma nel rispetto delle nuove scadenze, non dovranno essere rinviati.
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Le domande per i nuovi ammortizzatori sociali, dovranno essere inviate non oltre il 31 marzo 2021, come stabilito dal Milleproroghe. La causa ovviamente dovrà riguardare l’emergenza pandemica da Covid-19. Per le domande inviate dai datori lavoro ma respinte, non ci dovrà essere un ulteriore invio, grazie alla nuova decadenza.
Per quelle accolte parzialmente, invece, i datori di lavoro dovranno presentare nuove istanze, relative ai periodo decaduti. Infine l’Inps, ad oggi, ha informato di aver accolto già il 98,5% delle domande per l’accesso agli ammortizzatori sociali a causa della pandemia.
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