Napoli, via la scritta per Benvenuto Gallo e l’altarino per Ciro Varrello: intervento a San Pietro a Patierno e a Barra
Intervento della Napoli Servizi con pennelli e pittura questa mattina in due diversi quartieri della città, a San Pietro a Patierno e a Barra. Nel primo è stata rimossa la scritta per Benvenuto Gallo all’ingresso del parco IV aprile in via degli Ortolani. Ad accompagnare i dipendenti c’erano le forze dell’ordine con gli uomini della polizia del Commissariato di Secondigliano, carabinieri, finanzieri e agenti della polizia municipale.
Gallo rimase vittima di un agguato lo scorso novembre. Nello stesso quartiere, in piazza Guarino dove sorge l’opera di Jorit dov’è ritratto Nino D’Angelo (originario di San Pietro), era apparsa una scritta che aveva vandalizzato il murales dell’artista: “I morti vanno rispettati e non cancellati”.
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Napoli, via anche l’altarino per Varrello: i precedenti di Caiafa e Russo
La Napoli Servizi, sempre con il supporto delle forze dell’ordine, è intervenuta anche a Barra. Nel quartiere orientale è stato rimosso l’altarino per Ciro Varrello, ucciso a 24 anni nel gennaio 2013 a San Giovanni a Teduccio.
Il suo assassinio era rimasto senza un colpevole fino a febbraio 2020. Nunzio Andolfi, già in carcere e imputato nell’omicidio, in una lettera ha confessato di essere l’autore dell’omicidio.
Le rimozioni rientrano nella politica voluta dal Comune e della Questura e rimandano alla memoria le cancellazioni di ricordi di altri giovani morti violentemente. È il caso di Luigi Caiafa, il minorenne ucciso a ottobre da un poliziotto durante un tentativo di rapina. Il suo volto era in via Sedil Capuana, vicino al Duomo di Napoli, è stato cancellato il mese scorso. Nei pressi, lo scorso 30 dicembre, era rimasto ucciso in un agguato anche il padre, Ciro Caiafa.
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In quello stesso giorno fu cancellato anche il murales realizzato per Ugo Russo nei Quartiere Spagnoli. Russo, 15 anni, rimase ucciso un anno fa Santa Lucia sul Lungomare per mano di un carabiniere che il giovane voleva rapinare.
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