Grande novità per la lotta contro il Covid-19, con la Pfizer pronta a mandare altre 4 milioni di dosi del vaccino all’Ue: ecco quante arriveranno in Italia.
Nelle prossime due settimane la Pfizer è pronta a inviare altre 4 milioni di dosi del vaccino all’Ue, per la lotta contro il Covid. Questo sarà un aiuto cruciale da parte della casa farmaceutica americana, che permetterà di fronteggiare al meglio la diffusione delle varianti del virus. Ad annunciarlo ci ha pensato la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen. Infatti le dosi previste dal contratto erano 62 milioni e sono pronte a salire a 66 milioni con la clausola sbloccata dall’Unione Europea.
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Da Palazzo Chigi arriva un comunicato secondo il quale, di queste 4 milioni di dosi, ben 532mila raggiungeranno la penisola durante le prossime due settimane di marzo. Un aiuto fondamentale per la penisola, che si trova a lottare contro la diffusione delle variante che hanno portato alla terza ondata di casi. Andiamo quindi a vedere le proiezioni di consegna dei vaccini da parte dell’Ue anche per i sieri Moderna e AstraZeneca.
Covid, in arrivo non solo il vaccino di Pfizer: 100 milioni di dosi da Moderna e AstraZeneca
La svolta nella campagna vaccinale europea dovrebbe arrivare a fine mese. Infatti l’Unione Europea si aspetta l’arrivo di 100 milioni di dosi da AstraZeneca e Moderna, pronte ad arrivare nei vari paesi dell’Unione al termine di marzo. La destinazione di queste dosi sarà mirata alle zone che ne hanno più bisogno. La presidente Ursula von der Leyen ha poi affermato: “Queste dosi contribuiranno a garantire o ristabilire la libera circolazione delle persone e delle merci“.
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Inoltre sempre la von der Leyen ha confermato il negoziato extra, in modo da consentire agli stati membri di utilizzare queste dosi nelle aree dove si teme maggiormente la diffusione delle varianti del virus. Infatti preoccupa molto la situazione nelle zone di confine italiane, come ad esempio a Bolzano, in Trentino Alto-Adige. Nel report dell’Unione Europea si leggono alcuni preoccupanti focolari anche in: Tirolo, in Austria, a Nizza e nella Mosella, in Francia, in alcune aree della Sassonia e e della Baviera, in Germania e sul resto dell’Italia.
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