Milano, bambina esanime sul letto a Cisliano. Accanto a lei la madre priva di coscienza: è la principale sospettata
La tesi sostenuta è che sia stata la madre a uccidere la bambina di due anni nella casa di Cisliano, nel Milanese. Quando i carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso sono entrati nell’appartamento, hanno dovuto forzare la finestra perché nessuno rispondeva. Sul letto il corpo della bambina e accanto quella della madre, in stato di incoscienza.
Probabilmente la donna, di 41 anni, ha tentato il suicidio perché il personale del 118 intervenuto sul posto oltre a constatare il decesso della bambina ha trovato delle ferite sul braccio della donna. È stata soccorsa e trasportata in ospedale a Magenta dov’è piantonata dai militari. La donna “non si è dimostrata collaborativa” scrive l’agenzia Agi, ed è risultata negativa agli esami tossicologici.
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Milano, bambina uccisa, la chiamata all’ex marito: “Tua figlia non esiste più”
A chiamare i carabinieri è stato l’ex marito della donna. Erano da poco passate le 1.05 quando l’uomo ha telefonato ai militari dicendo di aver ricevuto una chiamata dalla ex moglie: “tua figlia non esiste più“, sarebbero state le parole pronunciate dalla donna.
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Pertanto l’ipotesi più accreditata è quella di omicidio-suicidio anche se dalla prima ispezione sul corpo della piccola da parte del medico legale, non è stato riscontrato alcun segno di violenza. Verrà comunque eseguita l’autopsia come disposto dalla Procura della Repubblica di Pavia e dal Pm di turno Roberto Vincenzo Oreste Valli. I rilievi sono stati effettuati dal SIS del Nucleo investigativo dei carabinieri di Milano.
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— Adnkronos (@Adnkronos) March 8, 2021