Ferrovie dello Stato è pronta a lanciare il primo treno Covid-free. La prima corsa partirà ad aprile, andiamo a vedere come funziona e come si viaggerà.
L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di FS Italiane, Gianfranco Battisti, ha lanciato il primo treno Covid-free che dovrebbe partire ad aprile, per una tratta stabilita che sarà quella da Roma e Milano. Una vera e propria novità, visto che potrebbe riaprire agli spostamenti tra regioni bloccati oramai da troppo tempo. Battisti durante la conferenza stampa ha affermato: “Implementeremo questa soluzione soprattutto sulle destinazioni turistiche per l’estate“.
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Al momento sull’intero progetto si conoscono pochissimi dettagli, ma dovrebbe rivoluzionare il modo di viaggiare almeno in Italia durante questo periodo pandemico. Tutti i viaggi, inoltre, avverranno con l’assistenza della Croce Rossa pronta a compiere tutti gli accertamenti prima della partenza. Questi test saranno effettuati sia per il personale che per i passeggeri. Andiamo a vedere tutte le novità in arrivo dal prossimo mese.
Fs, presentato il treno Covid-Free: si tornerà a viaggiare nella penisola
Il nuovo straordinario servizio di Ferrovie dello Stato ha creato entusiasmo, con gli italiani che appena possibile potranno tornare a viaggiare non solo tra Milano e Roma, ma anche in altre mete fondamentali per il turismo come Napoli, Venezia e Firenze. L’iniziativa presa da Fs Italiane ricalca quanto messo in pratica a settembre da Alitalia, che aveva avviato una sperimentazione su due collegamenti giornalieri tra Fiumicino e Linate riservati a passeggeri Covid tested. In questo caso però, Alitalia richiede il tampone 72 ore pima del volo.
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Durante la conferenza Battisti ha presentato anche un altro servizio: il treno sanitario. Grazie a questo convoglio, infatti, sarà possibile curare o trasferire alcuni pazienti, grazie ad 8 carrozze che possono contenere circa 21 malati. Inoltre questo treno, stando ad Fs potrebbe circolare in tutta Europa. Il treno presenterà anche tre carrozze con posti letto di terapia intensiva per pazienti ventilati in modo invasivo. Il servizio, infine, è stato realizzato in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile e dell’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza della Lombardia (AREU).