Sentenza storica in Brasile. La Corte Suprema ha infatti annullato tutte le condanne a carico di Lula. Il quale adesso sogna di ridiventare presidente.
Colpo di scena in Brasile. Con una decisione presa dal giudice Edson Fachin, l’ex presidente Lula recupera i suoi diritti politici. Annullate tuttle condanne inflittegli, che lo avevano escluso dalla corsa presidenziale che ha visto prevalere Jair Bolsonaro.
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Secondo il sito Globo.com, il giudice dello stato del Paranà non aveva la competenza per condannare l’ex presidente verdeoro. Il quale nel 2018 aveva subito una condanna a 12 anni, frutto di un inchiesta per riciclaggio e corruzione.
Lula torna in campo per le presidenziali
Adesso Lula può pienamente ricandidarsi per le prossime elezioni presidenziali. Fin dal primo momento, il 75enne ex presidente ha sempre dichiarato la sua piena innocenza ed estraneità ai fatti. Inoltre ha sempre parlato di una persecuzione, confermata con l’evoluzione dei fatti.
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In seguito ad un’inchiesta, infatti, si è scoperto come tra parti della magistratura e il ministro della Giustizia Moro ci fosse un intenso rapporto. Con il secondo che aveva condannato il premier, troncando di fatto le speranze di candidarsi.
Auspicabile un candidato progressista
I sondaggi ora sono dalla parte di Lula, dato che le ultime rilevazioni danno un 50% dei consensi in suo favore. Il 44% degli elettori, però, afferma che non voterebbe di nuovo il Partito dei Lavoratori, formazione dalla quale proviene lo stesso Lula.
Nel frattempo l’ex presidente si è scagliato con dure e pesanti parole nei confronti dell’attuale capo di governo Bolsonaro. Da parte sua auspica che avvenga quanto accaduto in America, con la scomparsa della frangia più estremista della politica anche nel paese carioca. Ha inoltre dichiarato di mettersi a disposizione del partito per le future elezioni del 2022. Anche se non è noto ancora se ci sarà o meno una sua candidatura.
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