Napoli, insegnante morta dopo il vaccino: indagati due medici

Napoli, insegnante morta dopo il vaccino: la Procura iscrive nel registro degli indagati il medico di base e un cardiologo

Napoli insegnante vaccino
Annamaria Mantile, foto Facebook

Ieri ci sono stati i funerali di Annamaria Mantile, l’insegnante di inglese morta lo scorso 2 marzo. Il 27 febbraio aveva avuto la prima dose del vaccino AstraZeneca. Non era passato molto tempo e in quella stessa giornata dall’inoculazione aveva cominciato a sentirsi male, dolori addominali, nausea, problemi respiratori, poi la morte qualche giorno dopo nonostante l’intervento del medico.

La Procura aveva predisposto l’autopsia e come atto dovuto ha iscritto nel registro degli indagati due medici, gli ultimi con i quali la donna aveva avuto contatti. Si tratta del medico di base che l’aveva visitata il sabato pomeriggio – poche ore dopo il vaccino – e che le aveva prescritto una flebo. L’altro è il cardiologo che l’aveva visitata il 2 marzo, poche ore prima della morte.

L’indagine punta a fare chiarezza sulla causa del decesso; dopo aver appurato ciò, ci sarà da capire se sono stati commessi degli errori da parte dei medici e se ci sia nesso con il vaccino.

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Napoli, insegnante morta: non è certa la correlazione con il vaccino

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Getty Images

Sono in tutto otto i consulenti nominati, quattro da parte della Procura e quattro da parte della famiglia. Sotto la lente d’ingrandimento le ore che vanno dal vaccino alla morte, la verifica di ogni dettaglio e l’attenzione posta sul corretto rispetto di tutti i protocolli.

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Fino a quando non ci sarà l’esito dell’autopsia (svolta sabato) si saprà poco e si navigherà nel mare delle ipotesi. Non è escluso infatti che la donna soffrisse di patologie pregresse e che il vaccino c’entri poco con il decesso. In piedi anche la possibilità che la professoressa patisse qualche specifica intolleranza.

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