È morto Claudio Coccoluto. Il noto deejaeay da un anno lottava con una malattia. Il ricordo dell’amico Giancarlino
Addio a Claudio Coccoluto. A dare notizia della morte del dj è il Corriere della Sera. Secondo il quotidiano è scomparso alle 4.30 della scorsa notte nella sua casa di Cassino a causa di una malattia. Il 59enne infatti era malato da un anno.
Commosso il messaggio di Giancarlo Bottafarano, in arte Giancarlino, con il quale aveva fondato il Goa, club di Roma. “Con lui se ne va una parte di me” ha scritto, “ha dato cultura alla musica nel club” ha ricordato l’amico di sempre che venticinque anni fa aprirono il club, l’unico italiano ed essere entrato nelle classifiche mondiali.
Cocoluto infatti era un artista conosciuto non solo in Italia ma ben noto anche all’estero. Era originario di Gaeta e aveva cominciato a lavorare in quest’ambito giovanissimo. Si può dire che la sua carriera era cominciata già a 13 anni quando armeggiava con i giradischi nel negozio di elettrodomestici del padre.
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Claudio Coccoluto, dalle radio locali a Deejeay
I primi esordi nelle emittenti locali come Radio Andromeda nel 1978 per poi passare a Radio Deejeay con il programma C.o.c.c.o. Nel mondo del clubbing arrivò negli anni Ottanta. Era noto per il suo virtuosismo con i piatti e per una sconfinata voglia di ricerca continua. La sua musica, infatti, non è mai stata un monoblocco ma sempre alla ricerca di nuove prospettive e ricca di innovazione.
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La notizia della sua morte è un ulteriore duro colpo al mondo dei club e della dance dopo le chiusure a causa della pandemia. Quando un anno fa ci fu il primo lockdown, Coccoluto fu uno dei primi a chiedere la riapertura perché il mondo della disco non è solo intrattenimento ma dà lavoro a migliaia di persone.
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