Rossella Panarese, muore giornalista scientifica di Rai Radio3

E’ morta la giornalista scientifica Rossella Panarese. Giornalista scientifica, era il volto simbolo di Rai Radio 3, dove ha contribuito all’ideazione di molti palinsesti.

Rossella Panarese
Morta Rossella Panarese, volto storico di Radio 3 Scienza

Rossella Panarese è morta nella notte. La giornalista scientifica ha avuto un ruolo importante all’interno della Rai. Grazie al suo lavoro, Rai Radio 3 si è arricchita di palinsesti a tema scientifico,con possibilità per il grande pubblico di conoscere i segreti della scienza.

Grazie ad una sua idea nacque infatti Radio 3 Scienza. Tra le sue attività sono da ricordare la collaborazione con l’Università “La Sapienza” di Roma e la Scuola Internazionale di Trieste. Inoltre era una delle firme in Comunicazione della scienza per la Treccani.

Rossella Panarese, il cordoglio della Rai e dell’Accademia dei Lincei

Dal profilo Twitter di Rai Radio 3 arriva il ricordo di Rossella Panarese: “Pensavamo a lei ogni volta che avevamo bisogno di un parere giusto o una soluzione intelligente. Il suo equilibrio e il suo entusiasmo ci hanno protetto, le siamo molto grati per questo”.

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Si unisce al cordoglio anche Giorgio Parisi, presidente dell’Accademia dei Lincei: “Una voce seria e preparata al servizio della comunità scientifica italiana. I Lincei ricordano con rimpianto la grande professionista, la sua curiosità e la sua precisione nella divulgazione”.

Il ricordo della senatrice Cattaneo

Rossella Panarese
La Panarese con Samatha Cristoforetti

Anche la senatrice Elena Cattaneo ha voluto esprimere un suo ricordo: “In questi anni ha saputo raccontare e trasmettere al pubblico il fascino della scienza. Non ha però rinunciato alla complessità e alla difficoltà del fare ricerca, il tutto a favore del suo vasto e affezionato pubblico”.

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Sono stata sua ospite e ne ammirai l’equilibrio e l’entusiasmo costruttivo che anche i suoi colleghi ricordano. A questi si aggiungono la competenza, l’amore per la scienza, la competenza ed il garbo nella misura. Spero che il suo lavoro possa ispirare altri nel contiuare a raccontare a più persone possibile la bellezza e la complessità della scienza”.

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