Covid in carcere a Caserta, seconda vittima: l’ira dei sindacati

Covid in carcere a Caserta, in provincia ancora un morto tra gli agenti della Polizia. I sindacati scrivono a De Luca: “Vogliamo il vaccino”

Covid Carcere
Carcere – foto Facebook USPP Polizia Penitenziaria Caserta

Continua ad aggravarsi la situazione nel carcere di Carinola, in provincia di Caserta. Nella casa circondariale è scoppiato un vero e proprio focolaio che ieri ha contato la seconda vittima, un agente della Polizia Penitenziaria di cinquant’ anni. A denunciarlo i sindacati Sinappe, Uil Pa, Uspp, Fns Cisl, Cnpp e Fp Cgil.

Dopo aver espresso vicinanza alla famiglia i sindacati annunciano nuove proteste perché la situazione si protrae ormai da da tempo. Il corpo è stato praticamente decimato: sono 30 gli agenti malati e risultati positivi al Covid più altri 10 che sono in isolamento domiciliare.

Nella nota i sindacati hanno chiesto al presidente della Campania De Luca di avviare la campagna vaccinale per la comunità penitenziaria e in primis per la Polizia così come è stato fatto in altre regioni. La situazione nel carcere è così difficile da rendere anche complicato stilare i turni di lavoro.

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Covid in carcere, contagi anche in altri istituti campani

Covid in carcere
Carcere – foto Facebook USPP Polizia Penitenziaria Caserta

La vicenda di Carinola riporta al centro dell’attenzione la questione delle carceri. Anche a Poggioreale, a Napoli, la situazione è diventata di nuovo allarmante. In poche settimane i casi positivi sono diventati 18, una recrudescenza nel carcere napoletano che è il più sopraffollato d’Europa.

La nota è stata indirizzata anche al Prefetto di Caserta Raffaele Ruberto e al Provveditore regionale Antonio Fullone. Per far comprendere pienamente lo stato delle cose nel documento si è riportato l’esempio di qualche giorno fa quando durante il turno pomeridiano erano presenti due guardie a fronte di tredici, numero comunque basso rispetto alla soglia minima di sicurezza.

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Non vanno meglio le cose in altri carceri campani. Un detenuto di Carinola dopo il ricovero al Cotugno gli è stato consentito di curarsi in casa. Un malato si conta anche a Secondigliano e a Salerno.

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