Nuovi Sottosegretari, ci sono anche i leghisti Pucciarelli e Sasso che in passato sono stati al centro di polemiche anti-immigrati
Dopo le trattative i nomi sono stati messi nero su bianco. Il governo di Mario Draghi ha 39 Sottosegretari. Vista la larga maggioranza che supporta l’esecutivo i tempi per gli accordi non sono stati celeri. Le cariche sono così divise: undici in quota Movimento 5 Stelle, nove della Lega, sei per Forza Italia e per il Partito Democratico, due di Italia Viva, e uno a testa per il Centro Democratico, + Europa, Leu e Noi con l’Italia.
Nel Movimento sono cinque le new entry: Rossella Accoto al Lavoro, Dalila Nesci al Sud, Anna Macina alla Giustizia, Barbara Floridia all’Istruzione e Ilaria Fontana all’ambiente Ambiente.
I confermati sono Alessandra Todde, Pierpaolo Sileri, Giancarlo Cancelleri, Laura Caselli, Carlo Sibilia e Manlio Di Stefano. Resta il nodo per lo sport: dopo aver abolito il ministero resta il punto interrogativo per la delega anche ancora non è stata assegnata.
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Sottosegretari, polemiche per la nomina di Pucciarelli e Sasso
Il Fatto Quotidiano ha messo in mostra chi sono i due nuovi Sottosegretari Stefania Pucciarelli e Rossano Sasso. Con un articolo nella versione web ha messo in evidenza alcune dichiarazioni passate degli esponenti leghisti.
Sasso ha ripreso il ruolo all’Istruzione mentre per la Pucciarelli – Commissione diritti umani nel governo Conte I – è stata nominata come Sottosegretaria alla Difesa. La seconda in questi anni – ricorda il quotidiano – è stata al centro di polemiche per alcune esternazioni e condivisioni sul social: dalle foto di una ruspa che distrugge un campo rom a un “like” per un commento dove si inneggiavano ai forni crematori.
Aspre polemiche ci furono quando su Facebook pubblicò un video del suo viaggio da La Spezia a Torino dicendo di essere l’unica italiana nel vagone, il resto stranieri senza biglietto. Ironicamente ringrazio il Pd e il Movimento, forse con le quali ora condivide il governo.
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Rosanno Sasso per tre anni è stato coordinatore della Lega in Puglia. Nell’estate 2018 sulla spiaggia di Castellaneta di Marina, vicino Taranto, un marocchino di 31 anni fu accusato di aver violentato una 17enne. Sasso fu uno dei primi a schierarsi convintamente contro l’uomo definito bastardo immigrato con tanto di manifestazione. Dopo cinque mesi fu assolto da ogni accusa.