Vishing, la nuova truffa che costa caro al portafogli: come difendersi

Con il progresso della tecnologia aumentano anche le truffe informatiche. Oggi parliamo del vishing, meno nota ma non meno pericolosa tra i raggiri.

Vishing
Vishing, una nuova e costosa truffa (Getty Images)

Una telefonata costa. Specialmente se parliamo di vishing, un fenomeno meno noto ma altrettanto pericoloso. Negli ultimi anni il fenomeno delle truffe online o attuate attraverso i mezzi di comunicazione sta vivendo una seconda primavera.

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Per rendere un’idea, basti pensare che la dimensione di questo fenomeno era limitata nel 2019 ad appena 4000 casi. Un anno dopo la cifra si è raggiunta in appena quattro mesi. Un raggiro che si basa, come sempre, su due elementi: buona fede e ignoranza dell’utente.

Vishing, come funziona

Ma come funziona nel dettaglio il vishing? Il tutto, come già detto poc’anzi, parte da una innocente telefonata. All’altro capo un finto operatore bancario o rappresentante di una compagnia telefonica, che con un pretesto qualsiasi vi chiede di fornirgli alcuni dati personali.

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I motivi possono variare da un fantomatico bonus o premio oppure una multa che bisogna assolutamente pagare. Una volta fornite le credenziali, i malviventi accedono alle aree riservate per prosciugare conti o addebitare cifre folli sull’utenza telefonica. Con costi molto salati.

Come difendersi dalle truffe

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In molti si spacciano per call center dietro uno schermo (Getty Images)

Il comportamento ideale da adottare è quello di non fornire mai i propri dati personali. In genere infatti, né le compagnie telefoniche e tantomeno le banche permettono ai propri operatori di chiedere siffatte informazioni. Questo per ovvi motivi di privacy.

In secondo luogo è sempre meglio attuare una segnalazione. La prima va fatta alla Polizia Postale, la quale può quindi avviare le indagini e stanare i delinquenti il prima possibile. Se si hanno dubbi, inoltre, è sempre bene visitare i siti internet o rivolgersi al numero verde della rispettiva banca o compagnia telefonica. Queste infatti specificano sui loro siti come raccolgono e ottengono informazioni, oltre al modo con il quale comunicano con i propri clienti.

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