Covid, nuova restrizione in zona rossa: vietate le visite nelle abitazioni private

Il governo studia nuove restrizioni per la lotta al Covid. Tra le misure, ci sono provvedimenti che vedono coinvolti anche i congiunti.

Covid restrizioni
Novità per chi vive in zona rossa (Getty Images)

Il Governo Draghi studia nuove misure per il contrasto alla diffusione del Covid. Se da alcune parti si chiede un ritorno alla normalità per ristoranti e bar, il primo ministro ha dato una volta maggiormente restrittiva.

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Nel primo Decreto Legge del suo esecutivo, infatti, sono previste restrizioni maggiori per chi si trova in zona rossa. Un provvedimento che vede coinvolti anche i congiunti, figura molto generica e che già in passato ha dato adito a varie polemiche.

Covid, i dettagli del decreto

Nello specifico sono vietati gli spostamenti e le visite in abitazioni private in zona rossa, a meno che non siano attuate per motivi di lavoro, salute o necessità. Immutate invece le disposizioni riguardanti coloro che si trovano in zona gialla o arancione.

Per questi ultimi gli spostamenti sono consentiti dalle ore 5 alle 22. E’ consentito un numero massimo di due ospiti per ciascuna abitazione. E’ possibile portare con sé persone fino ai 14 anni, o di età inferiore se si esercita la potestà genitoriale. Ammessi accompagnatori per portatori di handicap o non autosufficienti.

Divieto di spostamento tra le Regioni

Covid
Il Primo Ministro Draghi (Getty Images)

Il decreto proroga al 27 marzo lo spostamento tra le Regioni, salvo ovviamente i comprovati casi di necessità. Rimane consentito invece il rientro nella propria residenza nella propria abitazione, domicilio o residenza. Spostamenti permessi invece tra comuni con popolazione fino a 5000 abitanti, purché la distanza sia inferiore a 30 km tra i confini.

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Tangibile quindi il cambio di disposizione rispetto al precedente governo. Il quale consentiva anche nelle zone rosse, gli spostamenti nel territorio comunale. Misura stralciata dalla nuova disposizione legislastiva, che pone un vincolo maggiormente stringente. E che dovrà necessariamente passare sotto il vaglio del parlamento nei prossimi giorni per la conversione.

 

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