Secondo un’indiscrezione, la Pfizer chiese all’Ue circa 54 euro a dose per il suo vaccino. Successivamente l’azienda accetto l’offerta da 15 euro a dose.
Nel giugno del 2020 l’azienda farmaceutica americana, Pfizer ha iniziato le trattativa con l’Ue per il prezzo del vaccino. La prima richiesta dell’azienda, stando ad un clamoroso retroscena sarebbe stato di 54,08 euro a dose, un prezzo a dir poco esorbitante. Il contratto iniziale proposto era del valore di 27 miliardi di euro per 500 milioni di dosi.
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A riportare la clamorosa indiscrezione ci hanno pensato i media tedeschi Ndr, Wdr e Suddeutscher Zeitung. Stando all‘indiscrezione dalla Germania l’Europa non si è tirata indietro, e con la contrattazione è riuscita a far scendere il prezzo a 15,50 euro a dose. Con il prezzo originale proposto da Pfizer, infatti, portava il siero a costare fino a 20 volte di più rispetto al vaccino di AstraZeneca.
Anche il presidente dell’Ordine dei Medici tedesco, Wolf Dieter Ludwig, ha commentato la richista iniziale dell’azienda americana. Infatti stando alle parole di Ludwig, il prezzo era dubbio e lascia pensare ad una ricerca di profitto in nessun modo giustificata nell’attuale situazione di pandemia. Inoltre per i media tedeschi gli Usa erano riusciti ad ottenere uno sconto già a luglio, arrivando ad un prezzo 16 euro a dose, con un ordine di ben 100 milioni di dosi ed un totale di 1,95 miliardi di dollari.
Ma non fa discutere solamente la richiesta per le dosi del vaccino, ma anche l’affermazione secondo cui il vaccino sia stato completamente autofinanziato. Infatti tale affermazione potrebbe valere per Pfizer, ma non per BionTech. Infatti il laboratorio tedesco ha richiesto, sia alla Germania che all’Ue, milioni di euro per continuare le ricerche.
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Proprio su richiesta di Ndr, Wdr e “Sz”, il Ministero dell’istruzione e della ricerca tedesco ha affermato di aver sostenuto sempre BionTech finanziariamente e strutturalmente. Infatti tra il 2012 ed il 2017 il laboratorio ha ricevuto 12,9 milioni di euro, dopo aver vinto un bando. Inoltre proprio nell’estate del 2020, BionTech ha ricevuto ben 375 milioni di euro dal ministero federale della Ricerca, per continuare la ricerca sui vaccini a base Rna.
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