Liliana Segre è stata bersaglio di insulti sui social. Il motivo è legato alla vaccinazione effettuata dalla senatrice, alla quale si è sottoposta ieri.
Poche ma lapidarie parole utilizzate da Liliana Segre. “Cosa rispondere agli insulti e alle minacce per il vaccino? Non ho nulla da dire a chi odia” queste le parole riprese da Adnkronos, che ha voluto sentire la diretta interessata sulla questione.
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La senatrice a vita si è sottoposta ieri a Milano alla vaccinazione. In pochi minuti sono rimbalzati sulla rete insulti e minacce. Commenti irrispettosi e irripetibili, sulle quali si spera possa indagare la magistratura.
Liliana Segre: “Contenta di essermi vaccinata”
La senatrice Segre si sofferma poi sul vaccino: “Sono contenta di averlo fatto. E’ normale che una persona in tempo di pandemia voglia curarsi. Ho fatto quello che farebbe ogni persona di 90 anni”.
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Infine un obiettivo perseguito da molti in questo periodo: “Cerco la normalità, così come tutti . E’ una cosa bella, la cerchiamo tutti”. Un messaggio di speranza in un momento molto difficile.
Dalla testimonianza nelle scuole alla scorta
Liliana Segre è una delle tante vittime delle deportazioni nei campi di concentramento. Dopo un silenzio durato molti anni, ha deciso di testimoniare e trasmettere un messaggio forte nella lotta all’antisemitismo e al razzismo.
Nel 2018 viene nominata senatrice a vita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ha proposto la Commissione, poi attuata, contro le intolleranze e l’antisemitismo con l’obiettivo di contrastare contro tali fenomeni.
Dal 2019 vive sotto scorta, a seguito delle continue minacce sui social e nella vita reale. E’ intervenuta anche al Parlamento Europeo, dove ha ricevuto una lunga ovazione dai parlamentari. Ultimamente si è proposta come testimonial per la campagna vaccinale della Regione Lombardia.
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