Alex Schwazer ha avuto finalmente giustizia. Il GIP di Bolzano ha accolto la richiesta di archiviazione, cancellando le accuse di doping.
L’ex marciatore Alex Schwazer ha avuto giustizia. Il Gip di Bolzano, Walter Pelino, che accoglie la richiesta di archiviazione avanzata due mesi fa dal pubblico ministero Giancarlo Bramante.
Cade quindi l’accusa di doping per l’oro olimpico di Pechino 2008, tuttavia rimangono ombre intricate. In particolare bisogna capire chi e perché abbia tramato contro l’atleta in questi anni.
Schwarzer, la vicenda per doping
La vicenda Schwazer nasce nel 2016. L’atleta viene sottoposto ad un controllo a Racines l’1gennaio dalla Iaaf. Viene squalificato per 8 anni con l’accusa di aver fatto uso di testosterone, in modo da avere prestazioni migliori durante le gare.
Viene coinvolto anche il suo allenatore Sandro Donati, da sempre in prima linea per la lotta al doping. E’ lui a sostenere che le urine fossero stato oggetto di manipolazione, ad opera di qualcuno che avesse accesso alle sue urine nel laboratorio di Colonia dove erano stati effettuati gli esami.
Ombre sull’operato del PM e dell’Agenzia antidoping
Nelle 87 pagine depositate dal GIP emergono forti critiche sull’operato della Magistratura e della WADA, l’Agenzia Internazionale Antidoping. Stabilendo come la manipolazione abbia gettato discredito sul’atleta e il suo allenatore.
Ma c’è di più. Al pm Bramante vengono avanzate delle perplessità sul suo operato. Nello specifico non avrebbe ritenuto credibile la tesi difensiva. Sostenendo invece quelle dei responsabili antidoping, rivelatesi poi mendaci e non veritiere.
Resta però la squalifica
Il paradosso è che la squalifica rimane. Per rimuoverla infatti non basta una richiesta di archiviazione. Che ridà giustizia ma non restituisce 5 anni di battaglie, con Donati che lamenta di essere rimasto solo ed inascoltato.
Per toglierla l’altoatesino dovrà rivolgersi al Comitato Olimpico Internazionale, chiedendo la grazia all’organismo internazionale. Se il CIO la accoglierà, potrebbe riaprirsi il sogno di qualificarsi per le Olimpiadi di Tokyo2020.