L’omicidio del giovane 17enne di Formia ricalca quanto avvenuto per Willy Monteiro, ucciso a Colleferro lo scorso settembre. Per il questore però le dinamiche sarebbero diverse.
“Gli stessi effetti ma dinamiche diverse” è quanto afferma all’Adnkronos il questore di Latina, Michele Maria Spina in riferimento al grave episodio accaduto a Formia negli scorsi giorni.
A seguito di una rissa ancora da chiarire il giovane Romeo Bondanese ha perso la vita. Vana la corsa in ospedale, dove il giovane è arrivato in condizioni gravissime. La morte per emorragia è da ricondurre alle percosse ricevute.
Omicidio Formia, il questore fa chiarezza
Sul grave evento il questore spiega perché sia diverso da quanto accaduto al giovane Willy. “In questo caso manca la volontà di far male. Il fermato voleva ferire, purtroppo ha reciso con una pugnalata l’arteria femorale. Mentre gli autori di Colleferro hanno infierito sulla vittima consapevoli di provocarne la morte”.
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“Se la vittima si fosse trovata di spalle-spiega–non ci sarebbe stato questo epilogo. Il dato comune rimane la violenza. Chi ha agito lo ha fatto impugnando un arma, senza avere esitazione nel provocare danni alla vittima”.
“Una perdita per la società civile”
“Sono anche io padre-prosegue il questore-posso solo immaginare il dolore che ha colpito i genitori del ragazzo. Preccupa l’aumentare di questi casi, anche in giovane età. Cerchiamo di affrontare queste situazioni in maniera sia preventiva che repressiva“.
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E conclude dicendo: “La società deve intervenire, ne è investita. Bisogna lavorare tutti insieme per proporre modelli positivi ai giovani. La perdita dei valori, soprattutto in ambito familiare, può incidere sui comportamenti degli adolescenti. Questi non sono assolutamente dei fenomeni isolati. Anzi, si moltiplicano e diffondono un pò dappertutto. A volte sfociano in risse, altre volte invece si arriva a delle vere e proprie aggressioni. Con esiti purtroppo tragici“.