Castellammare di Stabia, modifica pistola giocattolo trasformandola in arma vera: nel 2013 aveva ucciso il padre con una balestra
Era una semplice pistola giocattolo, a gas, di quelle che non sparano alcun proiettile che possa far male se non per simulare un suono simile a un colpo. Dopo la modifica era diventata un’arma vera e propria. È accaduto a Castellammare di Stabia in provincia di Napoli dove i carabinieri di Gragnano hanno arrestato un 31enne, Nicola D’Auria, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo era infatti affidato ai servizi sociali.
Nel corso di una perquisizione presso il proprio domicilio i militari hanno sequestrato la riproduzione di una Magnum 357. Un pezzo innocuo ma con le modifiche nelle parti essenziali come ha fatto l’arrestato diventata tutt’altro che giocattolo.
I carabinieri hanno sequestrato anche il materiale per produrre i proiettili. Tutto un fai-da-te molto pericoloso. Sono stati infatti rinvenute nove cartucce, materiale per realizzarne altre, 90 grammi di palline in acciaio, polvere da sparo, 90 e centinaia di inneschi e strumenti per cambiare l’arma. Il tamburo infatti era stato modificato in modo da poterci inserire proiettili veri.
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Castellammare, l’arrestato aveva ucciso il padre sette anni fa
D’Auria è noto alle forze dell’ordine perché nel 2013 si è macchiato di un grave reato. A colpi di balestra uccise il padre dopo l’ennesima richiesta di soldi. La vittima, 48 anni, era un lavoratore precario nel campo dell’edilizia e rifiutò di elargire altro denaro.
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Fu lui stesso che ammise le proprie responsabilità. Dopo dopo più di sette mesi in galera e alcuni ai servizi sociali per lui si riaprono le celle del carcere. Dopo i fatti di ieri è stato portato nel carcere napoletano di Poggioreale.
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