Anche a Napoli i lavoratori dello spettacolo soffrono la crisi legata al Covid-19, che sembra non avere fine.
Il mondo dello spettacolo si mobilita anche Napoli. Con i teatri e le attività connesse del tutto ferme, i lavoratori lamentano anche un abbandono da parte delle istituzioni. Questi i principali motivi della protesta.
E’ passato quasi un anno dalla chiusura forzata dei teatri, come fanno notare gli stessi addetti ai lavori. Oggi è indetta una assemblea che precede la manifestazione fissata per il 23 di febbraio.
In un documento diffuso dagli stessi lavoratori è possibile leggere tutte le loro istanze e richieste. “Siamo rimasti soli ad essere chiusi. Gli aiuti sono stati pochi e per la maggior parte insufficienti“.
Con una situazione ancora lontana è difficile vedere la luce in fondo al tunnel. Ecco perché nei prossimi giorni scenderanno in piazza a Napoli per far sentire la propria voce. Le condizioni contrattuali sono compromesse e c’è viva preoccupazione per ulteriori peggioramenti.
Dopo una prima delega agli organi competenti, ora i lavoratori hanno deciso di prendere in mano il proprio destino. Anche per ricordare un “anniversario bianco”, che distrugge parte della cultura e dell’economia del Paese.
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