Sanremo 2021, lo spot di Fiorello prende di mira l’attuale crisi di governo: “Boicottiamo Sanremo, chiamiamo il toscano”
Pandemia e crisi di governo, non possono esserci migliori argomenti per fare satira ma soprattutto per pubblicizzare uno degli eventi più sentiti e attesi dell’anno, il Festival di Sanremo. La kermesse musicale e televisiva sarà condizionata dal virus come ogni aspetto della vita sociale ormai.
La presenza del pubblico è stata una questione spinosa che ha portato a non poche polemiche e problematiche con tanto di minacce di dimissioni da parte del padrone di casa, il direttore artistico e conduttore Amadeus.
Ma se la crisi sanitaria condiziona, quella politica va sfruttata per gli spot. Anche quest’anno ci sarà il sempre amato Fiorello. Lo showman siciliano è infatti il protagonista della nuova trovata della Rai per ricordare l’appuntamento che il festival che avrà inizio tra meno di un mese.
Se in quest’ultimo anno siamo stati abituati a sentire nomi e sigle, ecco come trasformare il Cts, il Comitato Tecnico Scientifico, in Cis, Comitato Ignora Sanremo, un “gruppo” che ha in mente di far saltare il secondo Festival di Amadeus (secondo come il dimissionario governo Conte); e chi può farlo se non Renzi?
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Sanremo 2021, Fiorello mascherato da Renzi: “È una faccia di cortesia”
Fiorello non si vede ma la sua voce si riconosce. Ha la maschera del leader di Italia Viva: “Questa è solo una faccia di cortesia”, dice, annunciando che bisogna ignorare il Festival perché se va bene “nasello (Amadeus, rdn), vuole fare anche il terzo e non ce lo meritiamo”. E invita a fare altro dal 2 al 6 marzo.
Il nuovo promo di #Sanremo2021 con un inedito Fiorello pic.twitter.com/jQipPGm6nT
— Cinguetterai (@Cinguetterai) February 9, 2021
Per creare la crisi però “ci vorrebbe quello bravo”, il toscano. Il nome non viene pronunciato ma il riferimento è più che chiaro. “Signori”, dice imitando la voce di Renzi, chiudendo lo spot dimenticando il nome, “non me lo ricordo”.
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Ecco poi le date del Festival coperte poi dal timbro “Ignora”. Una trovata pubblicitaria divertente che punge la politica che sta vivendo un periodo particolare con i gruppi parlamentari e le parti sociali impegnate nelle consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi.