Spostamenti tra Regioni: il 15 febbraio scade il divieto, cosa succede adesso? La proroga è possibile soltanto con un nuovo decreto legge.
L’ultima azione del governo Conte bis contro il Covid è stato il decreto legge che vietava gli spostamenti tra Regioni fino al 15 febbraio. Cosa succederà quindi il prossimo lunedì, data della scadenza del divieto? Le alternative sono soltanto due: una proroga del divieto oppure consentire nuovamente gli spostamenti tra Regioni (al momento sono sospesi anche tra Regioni in zona gialla). Questa decisione sarà la prima che il nuovo Governo guidato da Mario Draghi sarà chiamato a prendere.
Il governo Conte è ancora in carica per quanto riguarda gli affari correnti e potrebbe – in teoria – emanare il decreto per prorogare il divieto. Eppure, spiegano diverse fonti governative interpellate dall’agenzia Ansa, sembra che la scelta sarà lasciata al nuovo esecutivo. Un Dpcm (il decreto del presidente del Consiglio dei ministri che abbiamo cominciato a conoscere dal marzo scorso con il primo lockdown) oppure un’ordinanza del Ministero della Salute non sono sufficienti per estendere il divieto di spostamento. È necessario un decreto legge.
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Spostamenti tra Regioni: cosa succede dal 15 febbraio
Il governo Draghi potrebbe giurare già entro il fine settimana e salire così in carica, se non si allungheranno i tempi delle consultazioni. Filtra grande ottimismo per la la formazione di una maggioranza che garantisca stabilità al nuovo esecutivo.
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Mentre una decisione sugli spostamenti tra Regioni potrebbe arrivare già nei prossimi giorni, bisognerà attendere per il prossimo Dpcm contenente le nuove misure anti Covid. Il precedente decreto (attualmente in vigore) scadrà soltanto il 5 marzo, il Dpcm prevede la divisione delle Regioni in fasce di rischio “colorate”, il coprifuoco alle 22 e la chiusura di bar e ristoranti alle 18.
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