Rovigo, brutale omicidio: 17enne uccide il padre a colpi di machete

Rovigo, brutale omicidio nel campo Rom di Sant’Apollinare. Il ragazzo ha tentato la fuga in auto con la fidanzata

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Efferato omicidio nella serata di ieri a Rovigo. In un campo Rom a Sant’Apollinare un ragazzo di 17 anni ha ucciso brutalmente il padre con un machete al culmine di una furibonda lite. Il giovane ha tentato la fuga a bordo di un’auto con la la fidanzata.

I due volevano raggiungere un parente di lei ma sono stati fermati dalla polizia nella zona di Adria, in provincia del capoluogo veneto. La fidanzata sarebbe una ragazza poco più che ventenne residente a Ceregnano, un paese vicino. Secondo i testimoni hanno tentato la fuga con una Opel Zafira.

Il nome della vittima è Eddy Cavazza e non è escluso che al momento della fuga dell’assassino era ancora in vita. Fino a notte fonda la scientifica ha lavorato per raccogliere quanti più elementi possibili.

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Rovigo, le testimonianze del campo Rom

Contemporaneamente gli agenti della squadra Mobile hanno ascoltato le testimonianze di altre persone che vivono nel campo. In quel campo Rom abita una sola famiglia, quella della vittima, che aveva cinque figli. Secondo i testimoni da tempo tra i due non c’era un buon rapporto.

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Da Conselve, nel Padovano, sono arrivati altri parenti della vittima e hanno raccontato anche loro del rapporto tra padre e figlio. Quella di ieri è stata l’ennesima lite. Il ragazzo sarebbe entrato nella roulotte dei genitori e dopo un primo battibecco con la madre ha litigato con il padre: ha preso il suo machete e l’ha colpito prima di scappare. Sono stati gli stessi abitanti del campo a chiamare la polizia.

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