Romano Floriani Mussolini, il figlio di Alessandra ha l’obiettivo di diventare un calciatore professionista e giudicato non per il cognome
La sua famiglia è abituata perché il cognome non passa inosservato. Al figlio di Alessandra Mussolini chissà quante volte gli sarà capitato di essere ricordato per quel nome e chissà quanto capiterà ancora vista la giovane età.
Romano Floriani Mussolini ha solo 18 anni e sogna di fare il calciatore. È dunque il pronipote del dittatore e ha il doppio cognome, sia del padre sia della madre. Ma nella sua vita non c’è la politica. Come molti della sua età vuole calcare i grandi campi di calio e piano piano sta andando avanti in questo percorso.
Dall’Under 18 della Lazio è passato alla squadra Primavera, la seconda dopo formazione più ambita nella società. Un passo verso il sogno anche se di strada da fare ce ne tanta. Terzino, è stato convocato per le ultime due gare della squadra giovanile più vicina ai big anche se ancora non ha giocato.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> De Laurentiis interviene: il futuro di Gattuso e Giuntoli
Romano Floriani Mussolini, la madre: “Non entro nelle cose di mio figlio”
Domenica su whatsapp al fischio di inizio di Juve-Lazio primavera pic.twitter.com/wunDgg2e70
— krudo (@krudotw) February 2, 2021
Al Messaggero ha parlato la madre. L’ex senatrice ha detto che nelle cose del figlio non vuole entrare come del resto tutte le mamme alle prese con i figli che hanno quell’età. Lui invece chiarisce – come dicono tutti quelli che hanno un cognome pesante – che alla Lazio vuole essere giudicato per quello che fa e non per il cognome.
Al quotidiano romano Mauro Bianchessi, il responsabile del settore giovanile, sottolinea che non ha mai parlato con i genitori e che il campo va chi merita, al di là del nome.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Napoli, De Laurentiis chiama Sarri per il dopo Gattuso
Tanti sono i figli, nipoti o pronipoti che nel mondo professionale che decidono di entrare si portano dietro i cognomi degli avi. In certi ambienti però vale il merito e quello che c’è scritto sui documenti di riconoscimento non vale, né per favorire né per escludere.
I commenti sono chiusi.