Milano, clochard trovato morto: in banca 100mila euro e una casa

Milano, il clochard trovato morto giovedì poteva fare una vita agiata: aveva anche una pensione. Il Corriere ha ricostruito la storia

Giovedì scorso la Polfer presso la stazione di Milano avevano trovato il corpo senza vita di un clochard 73enne. D’inverno, purtroppo, non sono pochi i senzatetto che muoiono a causa del freddo e delle pessime condizioni in cui versano, acutizzate dalla stagione.

Milano clochard
La stazione di Milano Porta Garibaldi (Getty Images)

L’uomo trovato a Milano, però, è un caso a sé perché molto anomalo. Secondo il Corriere della Sera, chi indaga ha trovato addosso all’uomo documenti che certificano due depositi bancari di quasi 100mila euro. Non solo: circa 19mila euro sono stati investiti in titoli azionari e l’uomo è risultato anche proprietario di immobili.

Era proprietario di una casa in Calabria e aveva due furgoni e l’assicurazione sui entrambi i mezzi di trasporto risultata regolarmente versata.

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L’uomo aveva una posizione invidiabile e poteva vivere agiatamente senza preoccuparsi di arrivare a fine mese. Nella sua vita è stato emigrante, ha lavorato all’estero come tanti e pertanto percepiva anche una pensione. Ogni mese grazie al lavoro svolto in passato in Germania, riceveva una pensione di 750 euro.

Il Corriere della Sera ha ricostruito tutta la sua storia. Si chiamava Umberto Quintino Diaco era nato in Calabria dalla quale era andato via a 17 anni. Il giornale ha raccolta la testimonianza della sorella: la famiglia lo aveva cercato ma lui non ha mai voluto tornare.

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Rifiutava anche gli aiuti messi a disposizione dal Comune. L’unico era la Caritas per la corrispondenza. Da lì sono portati gli inquirenti dopo aver trovato i documenti addosso all’uomo che poteva avere una vita agevole ma ha scelto tutt’altro.

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