Luigi Pelazza, il giornalista de Le Iene condannato: cos’è successo

Luigi Pelazza de Le Iene riconosciuto colpevole di violenza privata da Tribunale di Milano per un’intervista del 2015

Luigi Pelazza
Foto Facebook

Il noto inviato del programma Mediaset Le Iene Luigi Pelazza è stato condannato dal Tribunale di Milano a due mesi di carcere per violenza privata. Su richiesta dell’imputato la pena detentiva si è trasformata in pena pecuniaria di 15mila euro.

Osvaldo Camillo Verdi, cameraman imputato anch’egli, è stato assolto perché non si ha la certezza che quel giorno fosse presente. A subire la violenza privata la giornalista Guia Soncini difesa dall’avvocato Davide Steccanella. Il legale ha commentato che la sentenza è importante perché dimostra che “il metodo Iene non sempre è scusato dal puro legittimo diritto di cronaca“.

I fatti risalgono al 19 settembre 2015. Secondo la sentenza Pelazza si è introdotto nel cortile di un palazzo privato per intervistare la Soncini, impedendole di entrare in casa “con violenza esercitata in modo idoneo a privare coattivamente della libertà di determinazione e di azione della parte offesa”.

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Luigi Pelazza, perché quell’intervista

La giornalista era stata coinvolta in un’inchiesta – poi prosciolta – e Pelazza voleva intervistarla in merito. La donna aveva però detto di non voler rilasciare dichiarazioni ed era stata costretta a chiamare le forze dell’ordine.

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Il giornalista de Le Iene nel corso del processo si è difeso dicendo che la donna gli aveva detto due o tre colpi, “non dico che mi abbia picchiato“, ha detto, sostenendo che nel modo di operare delle Iene non c’è la violenza e pertanto non è mai stata usata, “figuriamoci se lo faccio verso una donna”.

 

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