Luigi Pelazza de Le Iene riconosciuto colpevole di violenza privata da Tribunale di Milano per un’intervista del 2015
Il noto inviato del programma Mediaset Le Iene Luigi Pelazza è stato condannato dal Tribunale di Milano a due mesi di carcere per violenza privata. Su richiesta dell’imputato la pena detentiva si è trasformata in pena pecuniaria di 15mila euro.
Osvaldo Camillo Verdi, cameraman imputato anch’egli, è stato assolto perché non si ha la certezza che quel giorno fosse presente. A subire la violenza privata la giornalista Guia Soncini difesa dall’avvocato Davide Steccanella. Il legale ha commentato che la sentenza è importante perché dimostra che “il metodo Iene non sempre è scusato dal puro legittimo diritto di cronaca“.
I fatti risalgono al 19 settembre 2015. Secondo la sentenza Pelazza si è introdotto nel cortile di un palazzo privato per intervistare la Soncini, impedendole di entrare in casa “con violenza esercitata in modo idoneo a privare coattivamente della libertà di determinazione e di azione della parte offesa”.
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Luigi Pelazza, perché quell’intervista
L’inviato delle ‘Iene’ è stato condannato per un’intervista nel cortile di un palazzohttps://t.co/8f2JefAuBK
— Agi Agenzia Italia (@Agenzia_Italia) February 1, 2021
La giornalista era stata coinvolta in un’inchiesta – poi prosciolta – e Pelazza voleva intervistarla in merito. La donna aveva però detto di non voler rilasciare dichiarazioni ed era stata costretta a chiamare le forze dell’ordine.
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Il giornalista de Le Iene nel corso del processo si è difeso dicendo che la donna gli aveva detto due o tre colpi, “non dico che mi abbia picchiato“, ha detto, sostenendo che nel modo di operare delle Iene non c’è la violenza e pertanto non è mai stata usata, “figuriamoci se lo faccio verso una donna”.