Covid, le parole di Rezza sulle varianti in Italia: “C’è preoccupazione”

Cresce la preoccupazione per le varianti di covid in Italia. A parlare sulla possibile diffusione ci ha pensato Giovanni Rezza del ministero della Salute.

Covid varianti rezza
Le parole dell’esponente del Governo sulla situazione pandemica attuale (Getty Images)

La terza ondata in Italia è stata evitata, ma cresce la preoccupazioni per la presenza di possibili varianti Covid. Infatti in Gran Bretagna abbiamo visto come questa variante sia più trasmissibile. In merito ha parlato Giovanni Rezza, Direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute. Infatti Rezza si è espresso sulla possibilità di varianti nella panisola.

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Il direttore ha affermato che la situaziona al momento è delicata. Infatti da poco più di un emse sono disponibili i vaccini, ma i ritardi della Pfizer non fanno altro che complicare il piano di immunizzazione di massa dell’Italia. Inoltre Giovanni Rezza ha affermato: “Nel momento in cui abbiamo l’opportunità di vedere la luce in fondo al tunnel, allo stesso tempo abbiamo assistito all’emergere di varianti del Sars-CoV-2 che destano una certa preoccupazione“.

Varianti Covid, Rezza: “Dubbi su efficacia dei vaccini sulla variante brasiliana”

Variante Covid Rezza
Le parole del direttore del direttore del Ministero della Salute (Screen Youtube)

Le parole di Giovanni Rezza sono arrivate durante la nascita del Consorzio italiano per la genotipizzazione e fenotipizzazione di Sars-CoV-2. Il Consorzio servirà anche per monitorare la risposta immunitaria alla vaccinazione. L’iniziativa è stata patrocinata anche dalla Società italiana di virologia, che con le sue capacità virologhe farà il massimo per intercettare tutte le varianti.

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Ma al momento sembrebbe preoccupare non tanto la variante inglese, ma quella brasiliana. Infatti sia il vaccino di Pfizer/Biontech, che quello di AstraZeneca, hanno confermato la loro efficacia contro la variante britannica. Mentre invece restano dei dubbi sull’efficacia del vaccino contro la variante brasiliana, visti i pochissimi dati a disposizione. Solamente con ulteriori dati si potrà capire se i sieri saranno efficaci contro il ceppo brasiliano.

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