L’Italia va alle Olimpiadi: con un decreto approvato nell’ultimo CdM il Coni riottiene la sua autonomia e il tricolore sarà in Giappone
Rischio scongiurato. L’Italia parteciperà alle Olimpiadi di Tokyo 2020 (la manifestazione ha mantenuto il nome anche se si svolgerà quest’anno). Uno degli ultimi atti di questa mattina del dimissionario governo di Giuseppe Conte è un decreto legge proposto dallo stesso premier sull’autonomia del Coni.
Domani ci sarà la riunione del Cio, il Comitato Olimpico Internazionale che nell’ordine del giorno c’è anche l’eventuale esclusione del nostro Paese dai giochi. Il punto era il contratto di servizio che il Coni non poteva avere con una società di governo perché avrebbe avrebbe tolto l’autonomia al Comitato.
Ieri il presidente del Coni Malagò davanti alle Commissioni competenti della Camera aveva chiesto l’intervento che in questi momenti s è concretizzato, parlando di suicidio e dramma sportivo.
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L’Italia alle Olimpiadi con bandiera e Inno
Il rischio sarebbero stato non tanto la partecipazione degli atleti di cittadinanza italiana ai Giochi ma che le competizioni si sarebbero svolte non sotto la bandiera italiana. In caso di vittoria dunque niente Inno nazionale né tricolore. È come se avesse partecipato e vinto gli italiani ma senza l’Italia, gareggiando da indipendenti.
La questione dell’autonomia del Coni si era aperta già nel 2019 ma solo oggi è stata risolta, negli ultimi momenti di vita del secondo governo Conte prima delle dimissioni previste in mattinata.
“Per la lunga e gloriosa storia sportiva e democratica del nostro Paese era improbabile che l’Italia venisse sanzionata” ha commentato il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. In caso di mancato decreto infatti domani il Cio avrebbero potuto decidere per pesanti sanzioni. Ora si attende la conversione del Parlamento.
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Soddisfatto anche il presidente Malagò che ha detto di aver informato Thomas Bach, il presidente del Comitato Olimpico Internazionale che si è detto felice della notizia.
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