La Disney rimuove dei cartoni classici dalla sezione dei più piccoli: “Offendono delle popolazioni”. Ecco quali sono
Che il fondatore Walt Disney non avesse simpatia per tutti i popoli e culture è una credenza abbastanza diffuso. Ora la stessa azienda di animazioni che da anni cresce i più piccoli in ogni parte del mondo con le sue storie, avverte che alcune sono “denigrazioni di popoli o culture”.
Sulla piattaforma in streaming nella sezione dedicati agli under 7, le grandi orecchie di Dumbo ma anche Peter Pan e Gli Aristogatti non ci sono più mentre comparirà un avvertimento nella sezione dedicata a chi ha più di sette anni.
“Questi stereotipi erano errati allora e lo sono oggi” si legge nell’avviso già annunciato ad ottobre sull’onda delle proteste del movimento Black Lives Matter che ha infiammato le strade degli Stati Uniti fin dalla scorsa estate.
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Disney: “Dei classici offendono i popoli”: le frasi incriminate
Le discriminazioni e le offese verso popoli e culture emergono in canzoni e personaggi di questi classici sempre amati. Per quanto riguarda Dumbo, in una canzone si dice che “quando veniamo pagati buttiamo via i nostri soldi”, sarebbe un riferimento agli afroamericani costretti a lavorare nelle piantagioni di cotone soprattutto negli Stati del Sud.
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Negli Aristogatti il gatto siamese Shun Gon sarebbe una caricatura denigrante dei popoli orientali. L’eterno ragazzo Peter Pan invece dice “pellirosse” riferendosi ai membri della tribù di Giglio Tigrato. Negli Stati Uniti definire così gli abitanti prima dell’arrivo di Colombo e dei conquistatori europei è offensivo. Lo è anche dire “indiani d’America“. L’appellativo corretto è nativi americani.
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