Brescia, arrestato un medico che avrebbe somministrato farmaci a due pazienti a marzo scorso. Accusato anche di falso in atto pubblico
Su ordinanza del Gip del Tribunale di Brescia i carabinieri hanno arrestato un medico accusato di omicidio. Avrebbe somministrato dei farmaci effetto anestetico e bloccante neuromuscolare ad alcuni pazienti ricoverati nell’ospedale pubblico per Covid. I fatti risalgono a marzo dello scorso anno, durante la prima ondata. Il medico è stato posto agli arresti domiciliari.
Com’è noto in quel periodo gli ospedali italiani del Nord Italia e in particolare in Lombardia e Veneto erano sottoposti a un grande stress per i ricoveri continui di pazienti affetti da Covid. Grazie alle indagini e agli accertamenti di medicina legale, si sta facendo luce su alcune morte.
Delle salme sono state riesumate e analizzate le cartelle cliniche. Sono stati riscontrati dei repentini aggravamenti delle condizioni. Dagli esami autoptici e tossicologici sono state riscontrati all’interno di organi e tessuti la presenza di un farmaco anestetico e miorilassante. Esso viene utilizzato per sedare e intubare il paziente. Se viene però utilizzato al di fuori di determinate procedure e con dosaggi sbagliati, può causare la morte del malato.
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Brescia, medico ai domiciliari: accusato anche di falso in atto pubblico
#Covid-19 Farmaci letali a due pazienti, arrestato un medico in un ospedale pubblico nel Bresciano. I carabinieri lo accusano di omicidio #ANSA https://t.co/U0XqYBSRsO
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) January 25, 2021
Il medico indagato è accusato anche di falso in atto pubblico. Dal piano clinico non risultata la somministrazione del suddetto farmaco in questi pazienti ma c’è nella cartella clinica dei pazienti poi intubati, per tale motivo la magistratura ipotizza anche questo reato.
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Il Gip ha stabilito gli arresti domiciliari per evitare che possa reiterarsi il reato che gli viene contestato, aver provocato una fortissima depressione respiratoria, e per scongiurare l’inquinamento di prove.
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